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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Presentato il piano della mobilità urbana, scoppia il panico da Ztl

Mercoledì al centro Candiani il Comune ha esposto quella che sarà la viabilità dei prossimi anni, tra tram a San Basilio e Ztl sulla tangenziale

A tre anni dalla sua approvazione, l’amministrazione comunale fa il punto sul Piano della Mobilità di Area Vasta (Pum-Av), verificando lo stato di avanzamento degli interventi programmati e avanzando nuove proposte per armonizzarlo con il Piano di Assetto del Territorio (Pat), prendendo in considerazione anche tutte quelle iniziative di soggetti pubblici che sono maturate in questo periodo per la risoluzione di problemi specifici, anche al di fuori dell’ambito comunale. Per illustrare il Pum-Av si è svolto mercoledì al centro culturale Candiani un incontro pubblico al quale sono intervenuti gli assessori alla Mobilità, Ugo Bergamo, e alla Città metropolitana, Pier Francesco Ghetti, e la progettista del Piano, Silvia Grandese.


PUM2013: il testo del piano della mobilità urbana

I COMMENTI - “Il Piano della Mobilità di Area Vasta – ha esordito Ugo Bergamo – è un piano strategico di obiettivi, che guarda avanti e disegna scenari che vanno anche oltre la durata decennale che il Piano ha per legge, affrontando in maniera sinergica tutti gli elementi della mobilità urbana ed extraurbana. È uno strumento di programmazione che ha un respiro più ampio, a differenza del Piano urbano del traffico (Put) che affronta invece i problemi più quotidiani del traffico e della mobilità in generale. Vogliamo che questi strumenti siano di aiuto e non di impedimento per i cittadini e le attività economiche; per questo crediamo sia necessario che essi siano frutto di un percorso il più possibile partecipato, costruito insieme, per migliorare la qualità di vita nella nostra città. L’amministrazione comunale non ha ancora assunto nessun provvedimento formale nella definizione degli aggiornamenti del Pum ed è pronta ad ascoltare e valutare tutte le osservazioni che verranno fatte”. “La questione della mobilità – ha proseguito Ghetti – ha una funzione centrale rispetto alla Città metropolitana, Città che diventa in questo senso un’opportunità preziosa per superare il limite del ‘campanile’, per valorizzare la dimensione di scala imparando a coniugare l’interesse particolare con quello generale”.

PUM2013: Tutte le tabelle e le schede



I PROVVEDIMENTI - Tra gli scenari previsti nel Piano, che porteranno, a regime, ad una riduzione delle emissioni di Co2 dell’8,8 % rispetto al Piano approvato nel 2010, ci sono la nuova linea tranviaria Marghera-Venezia, il cosiddetto “Terraglio bis”, strada di collegamento tra Mestre e Mogliano Veneto, parallela all'attuale tracciato, che dovrebbe ridurre del 30% il traffico sul Terraglio, il nuovo collegamento Martellago-Mogliano Veneto che diminuirebbe del 17% il traffico in via Castellana, le connessioni tra la circonvallazione dei Bivi e la strada urbana locale. Sono inoltre previsti nuovi interventi di regolamentazione degli accesi turistici, la realizzazione di nuovi parcheggi in Terraferma e di due nuovi terminal acquei a San Giobbe e a San Basilio con l'obiettivo di alleggerire il traffico dei vaporetti in Canal Grande. Associazioni, comitati o semplici cittadini potranno presentare le proprie osservazioni al Piano entro il 30 luglio inviando un’email a direzione.mobilita@comune.venezia.it.

PANICO DA ZTL – I primi commenti, intanto, sono già molto negativi. Se già all'interno della sala conferenze del Candiani si sentivano in continuazione sbuffi e commenti tra il sarcastico e l'imbufalito, a scatenare la vera polemica ci ha pensato Confesercenti. Il presidente dell'associazione, Maurizio Franceschi, si dichiara infatti fortemente contrario a quanto esposto mercoledì dal Comune. Le nuove limitazioni in centro Mestre e sulla tangenziale, secondo Franceschi, potrebbero affossare l'economia della terraferma. A spaventare particolarmente l'associazione sembrano essere le limitazioni al traffico in centro, unitamente all'ipotesi di pedaggio sulla tangenziale. Ad onor del vero, però, nel testo del Pum si parla di un blocco per i mezzi superiori ai 35 quintali in centro a Mestre, cui sarebbe consentito solo il carico e lo scarico merci (servizio essenziale proprio per i commercianti), per il resto il Piano si adegua a quanto previsto già da anni in terraferma, limitandosi a riconfermare i varchi già preannunciati da molto tempo. Per quanto riguarda invece la tangenziale, è inutile negare la ferra volontà (peraltro dichiarata) di sgravare dal traffico la tangenziale di Mestre, ma è bene ricordare che si tratta di un intento che va a braccetto con tutta una serie di interventi collaterali, come quelli in via Miranese o la rotonda di Marghera, che nella visione della progettista dovrebbe permettere a chi deve proseguire lungo la tangenziale di procedere regolarmente, permettendo invece a chi deve uscire di non indugiare in tangenziale. Certo, per capire se tutti questi interventi avranno l'effetto sperato bisognerà attendere la loro realizzazione, ma al momento le possibilità sono tutte aperte.

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