"Aule invivibili", dopo le lezioni in cortile il Musatti viene occupato

Prime le lezioni in cortile in segno di protesta, poi l'occupazione vera e propria: così i ragazzi del triennio dell'istituto professionale di Stato Cesare Musatti, a Dolo, hanno deciso di far sentire le loro voci dopo che tutte le altre forme di interrogazione erano rimaste inascoltate. I circa 500 ragazzi che quotidianamente si stringono nelle aule della sede di via Curzio Frasio, come riporta il Gazzettino, chiedono spazi migliori per l'insegnamento, sostenendo di non poter studiare dove si trovano ora.

LETTERE E PROTESTE – Come già anticipato i giovani alunni avevano già messo in piedi un atto di disobbedienza nel corso della settimana precedente, portando le lezioni dalla classe al cortile. Al gesto dei ragazzi era seguito un vago comunicato stampa della Provincia, cui era seguita una lettera degli studenti in cui si chiedevano azioni concrete. Lo scambio, però, si è interrotto e nessuna risposta è più arrivata da parte dell'ente pubblico. Ora i ragazzi domandano a voce più alta, chiudendosi almeno fino a venerdì all'interno di quella stessa scuola che faticano a tollerare. A loro si sono uniti per solidarietà anche i più giovani studenti del biennio, inizialmente esclusi dalla protesta dato che si trovano in una sede differente, anche se qualcuno teme che la cosa possa far percepire l'occupazione come la classica scusa per perdere una settimana di lezioni. In ogni caso insegnanti e dirigenza scolastica hanno preso sul serio l'iniziativa dei ragazzi e, anzi, hanno pubblicamente dichiarato il loro supporto alla protesta. Forse anche per questo i carabinieri, che lunedì sono subito accorsi in via Frasio per capire cosa stesse succedendo, alla fine si sono limitati a raccomandare agli occupanti di non causare problemi o danni, lasciandoli però procedere indisturbati.