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Elezioni a Ca' Foscari, il clima si surriscalda: segreteria occupata

Li.S.C., Lista Saperi Critici, protesta contro le nuove norme di presentazione dei candidati alle prossime elezioni per il senato accademico. Controbatte la lista Udu: "Sono le stesse di due anni fa"

Una decina di giovani della lista Li.S.C. (Lista dei Saperi Critici) hanno temporaneamente occupato oggi la segreteria dell'Università Cà Foscari di Venezia per manifestare il loro dissenso sulla candidature delle liste per le elezioni dei delegati degli studenti all'Ateneo. La protesta, del tutto pacifica, è durata meno di un ora con i giovani che hanno contestato i metodi applicate nella stesura delle liste e le modalità di presentazione ritenendo, di fatto, danneggiate parte delle possibili candidature.

 

Le loro rimostranze riguardano le regole di presentazione dei candidati alle prossime elezioni per il Consiglio di Ateneo. Secondo quanto affermano i componenti della lista sarebbero state cambiate e comunicate tramite una mail il 6 settembre scorso, "danneggiando" chi non avrebbe una struttura stabile su cui contare.

 

LA SPIEGAZIONE DELLA LISTA LI.S.C.: "Ci siamo recati all'Ufficio Affari Generali e Legali dell'Università per avere chiarezza sulle elezioni dei rappresentanti universitari - dichiarano gli studenti - Le elezioni erano state indette durante la primavera scorsa e poi rimandate per poter agevolare la partecipazione degli studenti, poiché sarebbero cadute durante l'ultima sessione d'esame (estiva: maggio-giugno). La nuova data per la presentazione delle candidature è il 12 settembre, mentre si voterà il 2 e 3 ottobre. Sebbene dal punto di vista procedurale tutto questo sia in linea col regolamento accademico, è palese che questo periodo dell'anno non sia affatto favorevole o migliore del precedente - continua la lista in una nota - Ci pare ben evidente, anzi, che questa scelta ostacoli la libera e democratica partecipazione degli studenti di Ca' Foscari alle elezioni, sia per i votanti sia per chi abbia intenzione di candidarsi, dato che i dipartimenti sono vuoti, le lezioni non riprenderanno fino al 17 settembre (come può una matricola che voglia candidarsi farlo, se comincia a frequentare l'università quando i termini per presentarsi sono già scaduti?) e la maggior parte degli studenti sarà ancora fuori Venezia".

La richiesta è di posticipare le elezioni di una settimana, con l'obiettivo di favorire una "reale partecipazione studentesca": "A questo punto è evidente anche che quegli studenti che sono già inseriti all'interno del circuito delle cariche accademiche, e che quindi hanno avuto voce in capitolo a tempo debito sulla stesura dei regolamenti e sulla decisione delle tempistiche, non ha avuto o voluto porsi il problema di un reale coinvolgimento studentesco - commentano gli studenti - Ci siamo recati all'ufficio elettorale per chiedere che le elezioni e quindi i termini per la presentazione delle candidature vengano prorogati almeno fino alla settimana seguente l'inizio delle lezioni. Ci siamo scontrati con un muro: il legale responsabile dell'ufficio non ha voluto rispondere alle nostre richieste, ribattendo soltanto la sua estraneità a tali decisioni; mentre il Direttore Generale, contattato in vece del Rettore, si è rifiutato di confrontarsi pubblicamente".

 

Rimostranze cui controbatte la lista Udu, Unione degli Universitari, secondo cui "ci dispiace sapere che questi ragazzi stiano trovando difficoltà nel trovare sostegno alle proprie candidature nei vari dipartimenti a causa delle tempistiche, e naturalmente auguriamo loro di riuscirci - spiega la coordinatrice Ilaria Gervasoni - Però il regolamento esiste, e ha come scopo quello di tutelare sia gli elettori che i candidati". (VAI ALL'APPROFONDIMENTO SUL TEMA)

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