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Cronaca Dorsoduro / Sestiere Dorsoduro, 3858

Blitz studentesco alla fondazione Ca' Foscari: "Zattere non si tocca"

Verso le 14.30 i giovani sono entrati nella sede della fondazione Ca' Foscari. Nel mirino l'affitto di alcuni locali della biblioteca universitaria

"Gli spazi pubblici dell'università restino pubblici". Questo il significato dell'incursione di questo pomeriggio di una quarantina di studenti appartenenti al collettivo LiSc, lista saperi critici, nella sede della fondazione Ca' Foscari, a Dorsoduro.

Nel mirino degli studenti sono finiti due convegni che tra martedì e mercoledì stanno caratterizzando le giornate accademiche. Il primo, organizzato proprio questo pomeriggio in aula Mario Baratto, aveva come ospite l'amministratore delegato della società petrolifera Esso Paolo Scaroni, mentre mercoledì all'auditorium Santa Margherità sarà la volta di un convegno organizzato dalla Bnl. "Non vogliamo che gli spazi pubblici dell'università vengano utilizzati da privati - spiega Marta Canino, rappresentante del movimento - dando una vetrina a organizzazioni discutibili. Gli studenti non sono stati nemmeno invitati".

Studenti "occupano" fondazione Ca' Foscari: "Zattere non si tocca"

Gli studenti, però, sono preoccupati soprattutto dalla possibilità che alcuni spazi della biblioteca delle Zattere vengano affittati ad altri. "Ci siamo confrontati con il rettore Carlo Carraro - continua Canino - abbiamo esposto la nostra visione delle cose in fatto di gestione degli spazi dell'università. Agli studenti rimarranno sempre meno posti per studiare dopo la riduzione di quasi 100 posti dello scorso anno e meno servizi: terminerà il prestito dei testi e l'archivio sarà smantellato e stoccato in attesa di smistamento". Del resto lo slogan più eloquente era quello attaccato all'ingresso della fondazione Ca' Foscari: "Zattere non si tocca".

L'iniziativa si è conclusa dopo circa tre ore dopo che gli studenti hanno ricevuto l'ok dal rettore per raggiungere l'aula Baratto e leggere un proprio intervento. Il rettore ha dichiarato che non verranno sottratti spazi alle aule studio e alla biblioteca. Di fronte ad alcune domande degli studenti su presunte ipotesi di alienazione di palazzi (Cà Vendramin, Cà Bembo, Cà Cappello e Cosulich), Carraro ha ricordato che uno è in affitto all'ateneo mentre per gli altri tre una vendita sarebbe contemplabile solo nel caso si concretizzasse un progetto di realizzazione di un unico polo umanistico per Lettere e Lingue in un luogo terzo non ancora definibile.

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