Oggi il report dell'Iss e la nuova ordinanza: il Veneto corre verso una possibile zona gialla
Inserita la scorsa settimana in area arancione «in via prudenziale», la nostra Regione ha le carte in regola per tornare nella fascia di rischio più basso. Si attendono i dati della cabina di regia e i provvedimenti del ministro della Salute
Il procedimento è quello consolidato: la cabina di regia fornisce i dati settimanali, il Comitato tecnico scientifico (Cts) dà le indicazioni e poi gli orientamenti sono condivisi con le Regioni. Infine il ministro della Salute Roberto Speranza firma l'ordinanza per la ricollocazione delle Regioni nelle fasce di rischio colorate. Anche oggi il nuovo report dell'istituto superiore di sanità (Iss) sulla situazione epidemiologica in Italia potrebbe portare in dote delle novità, in particolar modo per il Veneto. A meno che dal Governo non si decida di continuare ancora su una via prudenziale, è verosimile che la nostra Regione sia collocata in zona gialla.
L'ha ripetuto più volte anche il governatore Luca Zaia negli ultimi giorni, nel corso dei consueti punti stampa dalla sede della protezione civile di Venezia: «Venerdì ci sarà la nuova classificazione, - ha detto - non so quale sarà, noi i dati ce li abbiamo buoni. Vedremo se avremo zona arancione o gialla. Di certo non rossa». Il dato di fatto è che il Veneto la scorsa settimana è stato posizionato in area arancione nonostante avesse i numeri per finire in quella gialla. L'Rt a 0,96, infatti, consentiva proprio l'accesso alla fascia di rischio più bassa, un valore comunque di poco inferiore a 1, con il quale invece si accede all'arancione. A pesare in maniere importante, nella circostanza, era stata l'alta incidenza di positivi ogni 100mila abitanti, la più alta in Italia (per quanto sulla questione pesi la differente mole di tamponi effettuati e processati dalle Regioni).
Situazione epidemiologica in lento miglioramento
Nel corso del punto stampa di ieri, intanto, il governatore aveva sottolineato che ad oggi l'Rt in Veneto si assesta su un valore vicino a 0,82. Se si considera che il trend dei contagi è in graduale ma costante diminuzione e che sul fronte dell'ospedalizzazione ci sono meno accessi, non si può escludere che il ministro della Salute firmi un'ordinanza per ricollocare il Veneto in zona gialla. A supporto dei dati che parlano di un generale miglioramento della situazione epidemiologica in Veneto, sono seguiti anche i primi porvvedimenti: a Jesolo, ad esempio, mercoledì è stata chiusa la sezione Covid 4 dell'ospedale, con il personale che ora potrà rientrare nella Pediatria di Portogruaro, dov'erano stati sospesi i ricoveri; allo stesso tempo l'Ulss 4 ha chiesto alla Regione di ridurre i posti in terapia intensiva all'ospedale jesolano, da 16 a 12 (in questo modo è stato anche possibile far rientrare personale medico e infermieristico a San Donà e Portogruaro).