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Cronaca

Venezia bene come qualità della vita, il rapporto che va "oltre il Pil"

Gli studiosi che hanno revisionato la misurazione tradizionale del benessere classificano la città metropolitana al secondo posto in Italia

Come si vive oggi in Veneto, e in particolare nel Veneziano? La fotografia aggiornata al 2014 ritrae una regione che perde qualcosa in termini di benessere materiale e salute, che pure restano delle eccellenze, ma che in compenso recupera in altre dimensioni: istruzione e sicurezza. E se il Veneto mantiene nel complesso un buon livello di qualità della vita, pur scalando di una posizione nella classifica per regioni (è terza, dopo Trentino Alto Adige e Marche), Venezia lo migliora nel confronto con le altre città metropolitane, soprattutto nell’ambito della salute, dell’ambiente e della società.

Il progetto “Oltre il Pil” si propone di revisionare la tradizionale misurazione del benessere con la messa a punto di nuovi indicatori. L’obiettivo è di fornire un supporto alle scelte delle istituzioni per formulare politiche sostenibili in tema sociale, economico e fiscale. Le aree tematiche analizzate sono benessere materiale, lavoro, istruzione, sicurezza, uso del tempo, rapporti personali e sociali, ambiente, salute.

Il 2014 dunque si è rivelato positivo per Venezia: nella graduatoria delle città metropolitane guadagna quattro posizioni, risalendo dal sesto al secondo posto alle spalle di Firenze e davanti a Milano, Bologna, Genova, Torino, Messina, Roma, Cagliari e Bari. Venezia conferma il quarto posto nell’ambito economico (il benessere materiale) e la quinta piazza nel lavoro, ma migliora le performance in tutte le altre dimensioni: balza addirittura al primo posto nei rapporti personali e sociali e al terzo sulla salute e raggiunge la quinta posizione nell’ambiente. Lasciano ancora a desiderare invece, nonostante i passi avanti, le dimensioni dell’istruzione, dell’uso del tempo e della sicurezza. Se però prendiamo in esame la graduatoria delle 13 province del Triveneto, Venezia precipita al nono posto. La classifica è guidata dalle province di Trento e Bolzano. Seguono Verona, Pordenone, Belluno, Padova, Vicenza, Treviso e Venezia.

«L’intuizione avuta cinque anni fa dalla camera di commercio di Venezia e da Unioncamere Veneto, di ampliare i parametri di misurazione del benessere delle persone e andare oltre il mero concetto del Pil, si conferma azzeccata, per non dire necessaria – ha commentato il segretario dell’ente camerale veneziano, Roberto Crosta – Al di là dei dati, la rilevanza di questo progetto è legata alla possibilità di ripensare questo territorio e il suo modello di sviluppo».

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