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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cannaregio

Omicidio Magnanini, arrestato un terzo uomo per il delitto

La polizia londinese ha fermato un 41enne residente nella capitale. Prima altre due persone sono finite in manette: un 61enne e un 22enne

Altro arresto in connessione con l'omicidio di Sebastiano Magnanini. Anche questa persona, come i primi due arrestati nella capitale inglese, è accusato di falsa testimonianza e di occultamento di cadavere (o comunque di essere venuto a conoscenza del delitto senza avvertire le autorità). La nota di Scotland Yard parlava nelle ore successive dell'arresto anche di una possibile accusa di omicidio.  Secondo Rebecca Reeves, l'ispettore capo titolare delle indagini sulla morte di Sebastiano Magnanini, Michael Walsh, 41 anni compiuti ad aprile, residente in Wharfdale Road, sabato è apparso davanti ai giudici dell'Highbury Corner Magistrates' Court.

Il 24 giugno scorso Sebastiano Magnanini, il 46enne residente a Cannaregio, venne trovato senza vita nelle acque del Regents Canal di Londra. Il suo corpo era legato a un trolley della spesa. Gli elementi raccolti nell'immediatezza dalle forze dell'ordine avevano indotto subito la magistratura ad aprire un fascicolo per omicidio, anche se l'esame autoptico non aveva permesso di stabilire le cause del decesso della vittima. Le sue tracce si perdevano un paio di giorni prima dal suo ritrovamento, dopo aver utilizzato la metro. Ora l'ennesima tappa decisiva dell'inchiesta, che aveva vissuto due novità ravvicinate dopo l'arresto degli altri due sospettati.

Paul Williams, un senzatetto 61enne inglese, finì in manette l'8 ottobre. L'accusa era di occultamento di cadavere, dopodiché a distanza di 24 ore scattò l'arresto anche per Daniel Hastie, un senza fissa dimora 22enne che secondo gli inquirenti avrebbe fornito una falsa testimonianza. Il primo dovrà comparire davvanti alla Blackfriars Crown Court il 20 ottobre prossimo, il secondo il 23. E' possibile che siano stati proprio i due clochard a fornire con le loro testimonianze gli indizi che hanno permesso agli investigatori di arrivare al terzo fermo.

Ancora velato di mistero, però, il movente del delitto. Non è nemmeno chiaro se i tre arrestati si conoscessero e facessero parte dello stesso ambiente. Erano tutti presenti al momento del fattaccio? La polizia metropolitana di Londra continua comunque a chiedere la collaborazione dei cittadini, nel caso qualcuno abbia udito urla o si sia accorto di qualcosa di strano nella zona del Regents Canal, vicino alle famose House Boat che contraddistinguono quel tratto di canale. Il giorno seguente all'identificazione del cadavere, avvenuta qualche giorno dopo il suo ritrovamento, la polizia parlò di "agguato criminale". Dunque non è possibile al momento scartare l'eventualità che il delitto possa essere scaturito da una rapina finita in tragedia. 

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