rotate-mobile
Cronaca Cannaregio

Omicidio Magnanini, i tre imputati si dichiarano colpevoli. Ma l'assassino ancora non c'è

Martedì a Londra i tre sospettati hanno ammesso il tentativo di nascondere il corpo del veneziano. Il più giovane incastrato dal bancomat

Almeno uno di loro sarebbe stato incastrato perché, secondo i media inglesi, avrebbe cercato di utilizzare la carta di credito di Sebastiano Magnanini, il 46enne veneziano trovato morto nel Regen's Canal di Londra. Un dettaglio sottolineato soprattutto dal MailOnLine. Come mai ce l'aveva lui? Di fronte alle contestazioni dei giudici della Blackfriars Crown Court, Daniel Hastie, 22 anni, di Tottenham, a nord di Londra, ha dovuto dichiararsi colpevole, lui che doveva rispondere di falsa testimonianza. Le indagini sulla morte del 46enne originario di Cannaregio sono a una possibile svolta e tra un mese potrebbero arrivare le prime condanne. 

Hastie non è l'unico indagato da Scotland Yard: sul banco degli imputati martedì si sono presentati anche Michael Walsh, 31enne di Islington, sempre nella parte settentrionale di Londra, e Paul Williams, un 61enne senza fissa dimora: sono entrambi accusati di aver "impedito la sepoltura" del cadavere di Sebastiano Magnanini (una fattispecie di reato peculiare del diritto anglosassone). Avrebbero quindi operato per nascondere il corpo della vittima, ritrovato il 24 settembre scorso attaccato a un carrello della spesa da un passante che stava camminando vicino a Little Venice con il figlio di 7 anni. L'autopsia non ha permesso di capire quale sia stata la causa della morte del 46enne, di professione falegname, anche se la polizia ha subito iniziato a indagare per omicidio. Del resto in quel canale, attaccato a quel carrello, da solo Magnanini non ci sarebbe mai potuto finire. 

Con ogni probabilità, dunque, Walsh e Williams, che si sono dichiarati colpevoli del reato contestato, hanno gettato in acqua il corpo di Magnanini, per poi allontanarsi. Ma come ci è finito il "bancomat" in mano a Hastie? Le indagini ora continuano per far luce sui tanti interrogativi che contraddistinguono la vicenda, in primis chi ha materialmente ucciso (e perché) Magnanini, che era stato visto per l'ultima volta dai colleghi di lavoro due giorni prima della scoperta del suo cadavere. L'udienza con la probabile sentenza di condanna per i tre imputati è prevista per il 5 febbraio.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Magnanini, i tre imputati si dichiarano colpevoli. Ma l'assassino ancora non c'è

VeneziaToday è in caricamento