L'amico dello jogging torna a distanza di un giorno sul luogo dell'omicidio della praticante avvocato 28enne Silvia Gobbato. Il giovane, infatti, era con la vittima (originaria di San Michele al Tagliamento) fino a pochi minuti prima dell'omicidio perpetrato a Udine, vicino al parco del Cormor, nel territorio del comune di Pagnacco.

SILVIA GOBBATO UCCISA A COLTELLATE

I due stavano facendo jogging. Poi il ragazzo, con passo più veloce, ha distanziato la vittima di alcune centinaia di metri. E' stata ritrovata cadavere. Sono quindi stati analizzati gli indumenti che il giovane indossava martedì mattina. I primi accertamenti non avrebbero portato alla luce alcun elemento sospetto. Le indagini quindi si stanno sviluppando a 360 gradi. Un giallo che appare destinato a rimanere tale almeno fino a che non entreranno in gioco novità sul fronte dell'esame autoptico o delle testimonianza. Per ora a essere ascoltati dagli inquirenti sono stati soprattutto tre protagonisti, loro malgrado, della vicenda: Giorgio Ortis, figlio dell'avvocato per cui Silvia Gobbato lavorava come praticante, l'uomo che ha ritrovato il colpo a poco meno di dieci metri dal sentiero e l'ex fidanzato della giovane, appartenente allo stesso gruppo sportivo della vittima.

Mercoledì mattina Giorgio Ortis ha ripercorso con gli investigatori il tragitto di ventiquattro ore prima. Un sopralluogo meticoloso, per cui la Procura si avvalsa anche dell'unico cane "molecolare" del Friuli, accompagnato da una agente della Questura di Pordenone, che lo ha addestrato per anni. Dopo aver annusato gli indumenti dei due uomini (l'amico di Silvia e colui che ha trovato il cadavere), il cane ha "disegnato" il percorso effettuato lungo la strada sterrata, permettendo agli investigatori di avere riscontri rispetto alla ricostruzione