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Cronaca Spinea

Uccide l'ex moglie e il nuovo compagno, poi si toglie la vita

L'ipotesi principale, per ora, è che il duplice omicidio e poi il suicidio siano maturati per l'incapacità dell'ex marito di accettare la nuova relazione della donna

Due corpi con segni di coltellate in angoli diversi della casa, uno in garage, l'altro al primo piano. È la scena che si sono trovati davanti i carabinieri quando sono entrati, domenica sera, nella villetta bifamiliare di via Leopardi a Spinea. Le vittime sono una coppia albanese: Mynevere Myrtay, 37 anni, e il compagno Flonino Merkuri, 24 anni. Ad ucciderli, secondo chi indaga, è stato l'ex marito della donna, il 40enne Viron Karabollaj, il cui corpo è stato trovato lunedì mattina senza vita, nell'azienda per la quale lavorava.

Vera e l'ex marito non vivevano più insieme da almeno due anni, e nel frattempo la donna aveva tentato di ricostruirsi una vita con un nuovo compagno. Il duplice omicidio, nella ricostruzione fatta dalla procura di Venezia, sarebbe stato progettato con cura. Entrambi sono stati uccisi con numerose coltellate, inflitte con ferocia in momenti e in luoghi diversi.

Non riuscendo a mettersi in contatto per ore con Vera, la figlia maggiore è tornata a casa e ha fatto la macabra scoperta. Entrata in garage, ha trovato il cadavere del compagno della donna, disteso a terra privo di vita. Ha chiamato i soccorsi e ha atteso fuori l'arrivo dei carabinieri. Quando sono saliti al primo piano dell'appartamento, i militari hanno trovato il cadavere della madre, anche lei raggiunta da numerose coltellate. Per tutta la notte l'ex marito è stato cercato nelle vicinanze, fino alla scoperta, all'alba di lunedì, del suo cadavere impiccato alla trave del capannone dell'azienda in cui lavorava e di cui aveva le chiavi.

Alcuni vicini, ieri sera, sono stati attirati dal trambusto e dalle urla. Tutti descrivono Vera come una donna gentile, ma poco incline a dare confidenze. Qualcuno riferisce di aver notato solo del rumore all'arrivo delle forze del'ordine. «Sono uscita, ho visto le auto dei carabinieri e l'ambulanza. - racconta una vicina - C'era un gran trambusto e ho sentito delle urla, credo fossero della figlia. Le due ragazzine vivevano con la madre. Il marito lo conoscevo di vista, so solo che due anni fa se ne era andato di casa». L'ipotesi principale, per ora, è che il duplice omicidio e poi il suicidio siano maturati per l'incapacità dell'ex marito di accettare la nuova relazione della donna.

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