Entrano in azione gli "spiderman" del restauro in piazza San Marco
Intorno all'ora di pranzo di mercoledì una squadra di operai si è calata dalla cima del "paron de casa" per valutare le cause dei distacchi
Neppure il tempo di abituarsi all'assenza del cantiere sulle fondamenta del campanile che già le transenne tornano a San Marco e sempre attorno al “Paron de casa”. Domenica pomeriggio infatti dal campanile sarebbero caduti alcuni frammenti di mattoni, e quindi oggi, intorno all'ora di pranzo, alcuni tecnici specializzati sono saliti a controllare... dall'esterno!
CAMPANILE DI SAN MARCO PERDE I PEZZI
OPERAI O SCALATORI? - Per controllare lo stato di salute di uno dei simboli più importanti della città lagunare, infatti, sono stati chiamati alcuni “spider-men” dei restauri, che nel primo pomeriggio sono saliti in cima al campanile per poi calarsi lungo le fiancate come dei veri “arrampicamuri” da fumetto. In realtà non è la prima volta che gli “scalatori” entrano in gioco a Venezia: corde e moschettoni risultano infatti una soluzione molto più economica rispetto all'allestimento di interi ponteggi, come ha già in passato dimostrato il restauro di palazzo Ducale.
TETTOIA ANTI-MATTONI – Mentre gli “uomini ragno” del restauro entrano in azione, è stato deciso di installare una tettoia all'entrata del campanile, in modo da proteggere i turisti da altre eventuali schegge in caduta dalla cima. Se è infatti vero che i frammenti finiti a terra domenica sembravano essere caduti da pochi metri di altezza, nel caso a precipitare verso i masegni fosse qualcosa proveniente dagli ultimi metri del “Paron” le conseguenze potrebbero essere molto più gravi: come sa bene ogni veneziano anche solo una monetina in caduta libera dalla cima del campanile può rivelarsi letale.