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Cronaca

Operato per un tumore inesistente, ben 350mila euro di risarcimento

Il dottore del policlinico San Marco gli aveva "scoperto" un cancro allo stomaco, ma dall'operazione a Padova i risultati sono stati ben diversi

Ben 350mila euro di risarcimento per ripagare un'operazione delicata che non serviva a nulla e che ha finito per causare solamente danni. Questo è quanto sborseranno l'ospedale di Padova e il policlinico San Marco di Mestre per risarcire un paziente finito sotto i ferri con la diagnosi di cancro allo stomaco, diagnosi che si è poi rivelata errata, ma solo dopo che il bisturi aveva già colpito. Nel 2006 un medico veneziano, 84enne all’epoca dei fatti, specialista gastroenterologo a contratto nella casa di cura privata policlinico San Marco di Mestre avrebbe infatti diagnosticato un tumore allo stomaco all'allora 64enne paziente di Zelarino, che si sottopose quindi a un intervento chirurgico all'ospedale di Padova per scoprire, solo successivamente, dall'esito dell'analisi dei tessuti prelevati durante l'operazione, che nessun adenocarcinoma aveva intaccato il suo corpo.

ACCUSA DI LESIONI COLPOSE AGGRAVATE - Il paziente, come riportano i quotidiani locali, ha sporto denuncia e l'inchiesta è stata chiusa dal pm euganeo Federica Battaglini, atto preliminare alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del medico, accusato del reato di lesioni colpose aggravate in quanto l'intervento subito - una gastrectomia radicale, con l’asportazione di un’ampia parte dello stomaco - avrebbe prodotto un indebolimento permanente dell’apparato gastroenterico. Il medico veneziano, a cui il paziente si era rivolto per dei disturbi allo stomaco, sulla base della biopsia e dell'esame istologico dei prelievi effettuati aveva riscontrato la presenza dell'adenocarcinoma. L'esito dell'analisi dei tessuti prelevati durante l'operazione invece non aveva riscontrato la presenza di cellule tumorali, solo una erosione di appena tre centimetri dello stomaco, escludendo come causa il cancro. Ora le due case di cura pagheranno 350mila euro al pensionato, ma restano ancora in piedi le altre due cause civili promosse dall'anziano di Zelarino: una contro il radiologo che l'aveva visitato e l'altra contro il chirurgo che l'ha "affettato".

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