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Cronaca Dorsoduro / campo de la bella vienna

Operatore della security accoltellato, scatta la solidarietà

Mentre continuano le indagini della polizia locale per l'identificazione del responsabile e dei coinvolti dei fatti di sabato in campo de la Bella Vienna

La coltellata durante una notte folle di movida violenta, davanti all'ingresso di un bar, e un operatore 25enne addetto al controllo e all'accoglienza nei locali in campo de la Bella Vienna durante i fine settimana, si ritrova al pronto soccorso del Civile e solo grazie al giubbotto e ai vestiti invernali indossati, non in pericolo di vita. 

Ma poteva finire diversamente. Il rischio è stato altissimo. Ancora una volta l'incolumità di un operatore incaricato di occuparsi delle relazioni con il pubblico è stata messa seriamente in pericolo. Al punto che il suo titolare sfogandosi il giorno dopo l'accaduto ha parlato chiaramente di "tentato omicidio". Mentre la polizia locale di Venezia procede con le indagini fino a identificare con certezza il colpevole ed eventuali altre persone responsabili che hanno agito in gruppo contro l'operatore da solo, e sono state viste, arriva la solidarietà dei sindacati per il lavoratore ferito.

«La Camera del Lavoro Metropolitana di Venezia e la Filcams Cgil sono vicine al lavoratore della security coinvolto nell’accoltellamento avvenuto in Campo de la Bella Vienna durante l’esercizio delle proprie funzioni. Riscontriamo - affermano Daniele Giordano Cgil e Renato Giacchi Filcams - una preoccupante ed allarmante crescita di violenza nella Città Metropolitana che ha portato a un allarmismo talvolta angosciante tra i commercianti e i cittadini, tale da coinvolgere non solo la terraferma ma anche la città storica. Gli operatori impegnati nell'accoglienza e nella sicurezza quotidianamente, non solo tutelano i beni pubblici e privati, svolgono funzioni di controllo e accoglienza nei tanti locali della movida veneziana».

Per quanto riguarda i servizi di vigilanza privata, i sindacati hanno avanzato delle richieste alle ditte. «Un innalzamento della sicurezza per tutto il personale coinvolto attraverso il raddoppio delle unità presenti nel territorio (da uno a due) per fronteggiare, qualora fosse necessario, possibili violenze e aggressioni subite più volte da singoli operatori. Le nostre richieste sono rimaste inascoltate per meri motivi economici». Il Ccnl del settore della Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari è scaduto da 8 anni.

«Il personale - continuano Camera del Lavoro e Filcams - versa in una situazione imbarazzante di difficoltà economica. Sono sempre di più le segnalazioni che riceviamo da moltissimi settori che hanno a che fare con i cittadini per le aggressioni subite, fortunatamente della gravità sopra richiamata. Molte persone hanno paura di andare a lavorare di fronte alla necessità di affrontare molteplici situazioni di disagio, e si sentono abbandonate dalle istituzioni. Come noto – concludono Giordano e Giacchi - non è la prima aggressione che accade nell’ultimo periodo, anche in merito a fatti che interessano tutto il Comune di Venezia. Riteniamo necessario che si mettano in campo tutte le misure utili a garantire la sicurezza dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati».

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