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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Orario cadenzato, la Regione e Trenitalia assicurano: 200 treni in più

La rivoluzione partirà dal 15 dicembre per l'orario che contempla 800 treni. Un lavoro “imposto” stanziando 254 milioni per l'acquisto di 22 convogli

L'orario cadenzato è ormai imminente e, tra le polemiche e le critiche che continuano ad arrivare tanto da parte dei pendolari quanto dai Comuni più “colpiti” dalle novità, ecco anche la risposta di Trenitalia, che ha dato vita ad una vera e propria task force per riorganizzare il traffico su rotaie.

TRENI IN PIÙ - La rivoluzione partirà dal 15 dicembre per l'orario ferroviario regionale che contempla 800 treni, 200 in più rispetto ai 600 del passato. Un lavoro che la Regione Veneto ha “imposto” stanziando tre anni fa 254 milioni per l'acquisto di 22 convogli (12 saranno attivi già il 15 dicembre), mentre gli altri entreranno in funzione entro aprile. Un ulteriore investimento di 20 milioni di euro è stato disposto per l'acquisto di altri tre treni che andranno a servire l'area bellunese. Entro il 2015 tutto il parco rotabile sarà comunque ristrutturato, la manutenzione invece sarà per 24 ore al giorno. ''Quando ci sono modifiche così importanti - ha detto l'ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano - ci sono sempre problemi. L' obiettivo è di soddisfare al massimo il maggior numero di utenti. Ci saranno molti punti da migliorare e questo sarà il lavoro nei prossimi mesi che si farà assieme alla Regione".

APRIPISTA - Soprano ha osservato che il Veneto "è tra le prime tre Regioni che ha maggiormente investito in questo settore, e che per l'orario, rivisto in toto, ha fatto un'iniziativa molto coraggiosa, ha lanciato una sfida importante". Rinforzo, tra l'altro, per i treni veloci e locali che avranno lo stesso orario, nell'ora tipo. Per i treni veloci, cioè quelli in cui è stato registrato maggior afflusso di utenti, sono previste meno fermate. Sono la Verona-Venezia (con 14 corse giornaliere per l'andata e altrettante per il ritorno), la Venezia-Conegliano (14 corse), la Treviso-Castelfranco (13) e la Venezia-Rovigo-Ferrara (14). "Se si saranno problemi desideremo proposte e non proteste" ha detto un funzionare della Regione. Regione che era stata chiara con Trenitalia: voleva riprogettare l'orario rapportandosi con le grandi città metropolitane dell' Ue.

INVESTIMENTI E STRUTTURE - L'assessore regionale Renato Chisso, ci ha creduto molto e ci ha speso parecchio, pianificando varie soluzioni con le associazioni degli utenti e arrivando a minacciare di chiudere il rapporto con Trenitalia se non si fosse raggiunto lo standard progettuale e qualitativo europeo. La Regione non si è ancora pronunciata se ci sarnno rincari nelle tariffe. Un altro fronte, non meno importante, è quello della manutenzione, "un tema principale - ha spiegato Soprano - Per circa 20 anni non si è investito in treni nuovi e avere un parco rotabile vecchio porta a problemi. Non sono stati trovati fondi in questo periodo dai committenti, adesso con i nuovi contratti è stato possibile rigenerare risorse per fare investimenti".

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