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Cronaca

Nuovi orari di lavoro in Fincantieri, Fiom proclama un nuovo sciopero

Per il sindacato si tratta di condizioni d'impiego "inaccattabili", ancora più gravi perché stabilite in maniera unilaterale dalla dirigenza della società

Il 6 giugno, durante un incontro in Confindustria, la direzione Fincantieri ha comunicato alle organizzazioni sindacali territoriali di Venezia la decisione di applicare nello stabilimento di Marghera quanto previsto in materia di orario di lavoro dall’accordo separato sul Ccnl del 5 dicembre 2012 sottoscritto da Fim, Uilm e Federmeccanica.

NUOVI ORARI - Già a partire dalla nuova commessa Viking, dal 1 luglio, l’azienda intende quindi introdurre nuove modalità di orario di lavoro per operai, tecnici e impiegati: 6 x 6 dal lunedì al sabato, 7 ore giornaliere dal lunedì al venerdì e 5 ore al sabato, mensa a fine turno, introduzione della 4 timbratura, orario plurisettimanale, utilizzo dello straordinario comandato. “Una scelta inaccettabile quella sugli orari di lavoro – tuona la Fiom in una nota - che intendiamo contrastare nell’interesse dei lavoratori e del cantiere dato che il cambio degli orari deciso unilateralmente, compreso il sabato lavorativo, non risponde a specifiche esigenze produttive del cantiere ma all’obiettivo aziendale di cancellare il ruolo negoziale della Rsu che nei fatti viene svuotato di qualsiasi potere contrattuale”. Per il sindacato “il completamento del carico di lavoro, la saturazione degli impianti e dell’occupazione rimane la priorità del confronto con Fincantieri, un confronto senza scambi impropri, per sottrarre al ricatto il cantiere, impedire il peggioramento delle condizioni di lavoro e la messa in mora del sindacato e della Rsu”.

LA CONTESTAZIONE - “L’azienda – prosegue la nota - sta già procedendo su questa linea, sia modificando unilateralmente gli orari sia non riconoscendo la Rsu, espressione del voto dei lavoratori. L’azienda ha azzerato la Rsu uscente e non riconosce quella recentemente eletta, che per la Fiom va rapidamente resa agibile per evitare che l’azienda abbia mano libera sugli orari, sulla sicurezza e sulla gestione del cantiere. Per contrastare le decisioni dell’azienda sugli orari di lavoro e affermare il ruolo negoziale della Rsu, la Fiom e i propri delegati – conclude la nota - proclamano lo stato di agitazione a partire dalla convocazione di uno sciopero assemblea in mensa martedì 11 giugno, a partire dalle ore 8”.

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