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Cronaca

Ospedale San Camillo, Cgil e Cisl: «Stato di agitazione». Rassicurazioni da Villa Salus

Cessione dell'Irccs dei camilliani al Villa Salus. Lettera al prefetto dalle sigle. Suore Mantellate: «Nessun posto di lavoro e nessuno stipendio venuti meno». Uil si dissocia dai 2 sindacati

Vertici del San Camillo e di Villa Salus d'accordo nel procedere al passaggio del primo ospedale al secondo, nel più stretto riserbo. Cgil e Cisl: «Quello che sta accadendo con l'Irccs, l'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico del Lido, prima e dopo la cessione, non ha nulla a che fare con la vicenda dello Stella Maris. In questo ultimo caso siamo riusciti a concludere positivamente con un accordo sindacale il cambio di proprietà alla Codess sociale. Con le suore Mantellate del Villa Salus invece, nonostante i tentativi da parte nostra, non è stato fissato neppure un incontro». E la vertenza procede con una lettera alla Prefettura e l'apertura dello stato di agitazione. Poco dopo la replica dal San Camillo Irccs srl Villa Salus: «Nessun posto di lavoro è venuto meno, gli stipendi sono stati erogati regolarmente». Il sindacato Uil si dissocia da Cgil e Cisl.

Preoccupazione

«A oggi gli acquirenti, ovvero le suore Mantellate - dichiarano Giancarlo Da Lio della Cgil e Carlo Alzetta della Cisl - non hanno provveduto a comunicare e formalizzare alle organizzazioni sindacali il subentro della nuova società, come previsto dalle norme: permane l'incertezza riguardo ai posti di lavoro e la salvaguardia di tutti gli accordi sindacali vigenti, oltre a rimanere ignoto quale piano industriale intendano attuare i nuovi proprietari. Neppure a una nostra formale richiesta di incontro abbiamo ricevuto risposta. Questo comportamento sta creando un clima di tensione e preoccupazione tra i lavoratori. È chiaro – concludono - che se non avremo risposte dalla nuova proprietà intensificheremo le azioni di lotta». 

Cambio ai vertici

Villa Salus ha confermato le notizie riguardanti la cessione e la lettera, poi apparsa anche sul profilo Facebook, inviata ai dipendenti. «In data 7 agosto 2019 si è definitivamente perfezionata la cessione del ramo di azienda inerente l’Irccs, da parte della Fondazione Ospedale San Camillo alla Società San Camillo Irccs srl. Nulla muterà per ciò che concerne i rapporti di lavoro in essere e, come previsto per legge, tali rapporti proseguiranno, senza soluzione di continuità, in capo alla nuova società con il medesimo inquadramento contrattuale, economico e giuridico». 

I rapporti con i sindacati

«È nostra prassi intrattenere i rapporti sindacali con tutte le sigle firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro e gradiremmo, per facilitare i rapporti che, ove possibile, le future comunicazioni avvenissero a firma di tutte le sigle. In esito, invece, alla richiesta d'incontro riteniamo al momento prematura l'apertura di uno specifico tavolo di discussione atteso che il nuovo piano industriale è ancora in fase di studio. Quanto alle garanzie occupazionali (per il personale a tempo determinato, degli addetti alla ricerca, degli impiegati amministrativi, le squadre di manutenzione, il personale degli appalti, ribadiamo quanto comunicato nelle sedi istituzionali (Ulss, Regione, Comune) il 12 agosto. Alcune questioni (squadre di manutenzione e personale degli appalti), non possono essere oggetto di esame diretto riguardando altre società. Quanto ai contratti a termine, non essendo pronto il piano industriale, in questa sede non possiamo che anticiparvi che valuteremo attentamente le attuali e future necessità atteso che, all'epoca, tali contratti di lavoro a termine furono evidentemente stipulati per rispondere alle esigenze di allora».

Sigle disallineate

Mentre le funzioni pubbliche Cgil e Cisl fanno sapere di voler aderire allo sciopero nazionale di comparto del 20 settembre, La Uil giudica «eccessiva» la lettera alla prefettura con richiesta di avvio della procedura di raffreddamento e di conciliazione. «A nostro parere - scrive Uil Fpl - tale iniziativa risulta inopportuna vista la concretizzazione dell'acquisto e le garanzie che sono state date al personale, con specifica nota della nuova proprietà dell'11 agosto scorso, dove viene assicurata sia l'occupazione che il mantenimento delle attività al Lido». Cgil commenta: «Siamo venuti a conoscenza delle lettere non prima di oggi a mezzogiorno e mezzo, dopo che noi ignari avevamo già inviato al Prefetto la lettera».

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