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Cronaca

Osservatorio Pnrr: tutte le opere della città metropolitana di Venezia

È online l'elenco realizzato dall'osservatorio civico veneto, che invita a cooperare nel monitoraggio. Tanto per cominciare, i dati rilasciati dal governo presentano errori. In laguna finora risultano stanziati 1,4 miliardi per 1350 progetti

L'osservatorio civico Pnrr Veneto ha pubblicato online l'elenco di tutte le opere della regione che beneficeranno dei fondi europei stanziati nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo strumento rientra nell'attività di monitoraggio promossa dall'osservatorio, che ha l'obiettivo di tenere sotto controllo il flusso dei contributi per segnalare eventuali incongruenze o irregolarità. Allo stesso tempo è un modo per stimolare la curiosità e l'attenzione di cittadini e associazioni, che in questo modo hanno a disposizione il quadro completo dei progetti che interessano i propri territori. «La piattaforma - chiarisce il sito - si rivolge alle realtà aderenti, le quali potranno monitorare le singole opere pubbliche (ad esempio la realizzazione di asili, ospedali di prossimità, parchi cittadini) che verranno realizzate nei territori di appartenenza».

Il Pnrr, come è noto, rappresenta il più importante investimento pubblico da decenni a questa parte. «Un'occasione fondamentale - fa notare lo stesso osservatorio - per intervenire sui nodi problematici dello sviluppo italiano e veneto come le diseguaglianze sociali e territoriali e la sostenibilità ambientale». Con cifre imponenti: in Veneto, secondo i dati pubblicati dalla Regione, le risorse già stanziate ammontano a circa 7 miliardi di euro (aggiornamento del 26 maggio 2023) e, di qui al 2026, saliranno ulteriormente.

Venezia e la sua area metropolitana hanno già a disposizione 1,4 miliardi di euro, per un totale di quasi 1350 progetti finanziati (in questo caso i dati sono quelli del portale governativo Italia Domani, aggiornati al 1° marzo 2023), cifra che a sua volta è destinata ad aumentare. Nel focus dell'osservatorio civico relativo alla provincia di Venezia è possibile filtrare i progetti per comune, esaminandone titolo, sintesi, missione e altre informazioni. La città con più finanziamenti è il capoluogo, dove gli stanziamenti più importanti sono quello di Rfi per la nuova bretella ferroviaria dell'aeroporto (oltre 160 milioni) e quello per l'acquisto di autobus elettrici e a idrogeno (87 milioni e mezzo). Da notare che nell'elenco è ancora presente il Bosco dello sport, che però è stato escluso dai progetti finanziabili: la motivazione per cui è ancora inserito nei dati governativi potrebbe essere che il dataset è aggiornato, appunto, al 1° marzo, mentre l'esclusione è arrivata ad aprile. Subito sotto si trova il restauro della Cittadella della giustizia a piazzale Roma, finanziata con fondi europei per 30 milioni di euro. Naturalmente, in molti casi quelle del Pnrr sono solo una parte delle risorse necessarie per la realizzazione delle opere, che sono state co-finanziate con fondi degli enti locali o governativi.

«Il governo, per legge, ha l'obbligo di pubblicare questi dati - sottolinea Antonio Massariolo, referente dell'osservatorio civico - e lo ha fatto tramite dei dataset che noi abbiamo provveduto ad incrociare, per renderli più comprensibili. Ciò che notiamo in questa prima fase è che i dati pubblicati non sono per nulla precisi, né a livello nazionale né per quanto riguarda la nostra regione. Oltre all'inserimento del Bosco dello sport, ad esempio, un’altra anomalia riguarda i soggetti attuatori: ci sono quattordici progetti che riportano la Regione Veneto come soggetto attuatore ma sono localizzati in Puglia. Tra mancanze di dati, localizzazioni errate ed importi palesemente non corretti, crediamo sia proprio per questo che un monitoraggio civico delle opere sia fondamentale».

«In questa fase - aggiunge Massariolo - è importante capire quali sono i progetti in corso, avere una panoramica complessiva e una suddivisione per comune. È un primo passo: in futuro sarà necessario chiarire, oltre al soggetto attuatore, quali saranno le imprese a cui sarà affidata l'esecuzione dei lavori». L'idea nasce anche dalla consapevolezza che, soprattutto per i Comuni più piccoli, può essere difficile attuare un monitoraggio attento delle spese. Chiunque (cittadini, associazioni, comitati) può candidarsi a partecipare al monitoraggio civico, utilizzando l'apposito form sul sito.

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