rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Avanti tutta con la protesta del panino autogestito: "Adesioni in crescita"

Oltre quota 5mila, secondo i dati raccolti dai genitori. Iniziative nel comune di Venezia contro il caro mensa, per una migliore gestione del sistema elettronico e la riduzione degli sprechi

Secondo capitolo per l'iniziativa del panino autogestito, forma di protesta messa in piedi dalle famiglie veneziane per ribellarsi contro il caro mensa nelle scuole del territorio e la presunta inefficienza del sistema. Torna così, dopo due settimane, il muro contro muro tra i genitori e l'amministrazione: i primi chiedono di tornare ai costi "pre-Zappalorto" perché, secondo loro, "al contrario di quanto affermato dall'amministrazione, in relazione al servizio fornito i pasti delle mense veneziane sono tra i più cari d'Italia". Sindaco e assessori rispondono invece che la quota a carico dei genitori è al di sotto del 60% del costo totale del pasto e che comunque i costi sono contenuti in rapporto ad altre realtà nella penisola.

Lunedì quindi gli studenti sono in aula con il pranzo al sacco portato da casa e conseguente "boicottaggio" al servizio di mensa scolastica. Molti bambini, inoltre, si sono presentati a scuola con cartelli di protesta o con magliette colorate con su scritto "Io partecipo allo sciopero del panino". "Sta andando molto bene - conferma Nicola Bon, rappresentante dei comitati - Siamo oltre le 5mila partecipazioni tra disdette telefoniche e via app. Le scuole hanno confermato l'adesione, altre se ne sono aggiunte con percentuali molto alte, sopra l'85%. A Chirignago siamo al 100% di adesioni alla Povoledo, la Colombo è al 98%". Va ricordato che sui dati la volta scorsa era stato scontro con Ames, l'azienda che si occupa del servizio mensa. I genitori, comunque, intendono dare battaglia fino in fondo. Intanto si mettono a punto nuove iniziative coinvolgendo direttamente i bimbi, che disegneranno e coloreranno panini su fogli da appendere fuori dagli istituti.

Le scuole si sono vestite di mille colori dei disegni fatti dai bimbi e dai loro genitori, come alla Fratelli Bandiera di Marghera dove uno slogan di un cartellone recitava: "Caro Sindaco, caro mensa? A ogni bambino il suo panino!", oppure il serpente di fogli alla Colombo di Chirignago, la ghirlanda di panini alla Sergio Gori di Zelarino ed il cartellone con i panini di tutti i bambini aderenti alla Grimani di Marghera. "Alle scuole che già si erano mobilitate la volta scorsa si sono aggiunte la Nerina Volpi di Marghera, lo Spallanzani di Mestre, l'Angolo Azzurro - raccontano i genitori - L'iniziativa ha contagiato anche Venezia centro storico con alcune classi ed utenti del Francesco Morosini, tra cui la primaria Armando Diaz, la primaria Canal, la primaria Manzoni".

Questi gli obiettivi dichiarati dai genitori del coordinamento protesta mense e buoni pasto: abbassare le tariffe a 3,85 euro per le primarie e a 3,60 per le scuole dell'infanzia; ripristinare il tetto del 60% a carico delle famiglie; correggere e migliorare il sistema di gestione elettronica per evitare eprechi inutili, incrementare il controllo sulle esenzioni; riconoscere e rendere praticabile un'alternativa al servizio mensa comunale. C'è poi un altro problema sollevato di recente: "Nei giorni scorsi si è verificata la mancata consegna di varie pietanze dei refettori. Arrivano meno pasti perché non vengono più conteggiati i bambini presenti ma solo quelli iscritti al servizio di ristorazione: questo significa che il numero degli alunni frequentanti non coincide con quello degli utenti registrati al gestore del ticket elettronico e che ci sono dei bambini che mangiano in mensa ma non compaiono tra i dati del gestore".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Avanti tutta con la protesta del panino autogestito: "Adesioni in crescita"

VeneziaToday è in caricamento