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Cronaca

Torna la voglia di viaggiare, traffico di passeggeri al Marco Polo «oltre le aspettative»

Boom di passeggeri negli aeroporti di Venezia, Verona e Treviso nel weekend lungo di Pasqua, arrivati a quota 140 mila

Oltre 180 mila passeggeri sono transitati nel weekend pasquale negli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona, con il picco di 50 mila nella sola giornata di ieri. Sono numeri importanti, giudicati «oltre le aspettative» dal presidente di Save, Enrico Marchi, che testimoniano come una situazione pandemica più "stabile" abbia fatto tornare la voglia alle persone di viaggiare. Già nel 2021 la ripresa sull'anno precedente era stata evidente, ma con la riattivazione di numerose rotte internazionali, l'intero sistema aeroportuale entro la fine dell'anno potrebbe tornare, in termini di traffico passeggeri, a quote molto vicine a quelle pre-pandemiche.

Nell primo trimestre 2021, come spiegato dal direttore commerciale di Save, Camillo Bozzolo, «abbiamo raggiunto il punto più basso, poi pian piano i volumi sono tornati a crescere. Ora, al 19 aprile, siamo all'80% rispetto alla capacità del 2019 e la nostra aspettativa è chiudere l'anno al 90%». Rispetto a Treviso e Verona, lo scalo di Tessera ha avuto un recupero più lento, «per via della sospensione di alcuni flussi internazionali, in particolare quelli intercontinentali, che ora sono ripartiti». Il target fissato dalla società, per il Marco Polo, è quello di raggiungere entro il 2022 8,6 milioni di viaggiatori, rispetto agli 11 milioni del 2019. «Abbiamo una capacità inferiore, - ha concluso Bozzolo - ma una scelta più ampia».

«Il traffico passeggeri sta andando molto bene e sembra che la primavera abbia risvegliato la voglia della gente di viaggiare. - ha commentato Marchi - I turisti vogliono tornare a vedere le nostre splendide destinazione venete». Il presidente di Save ha provato a guardare anche oltre, al post Covid: «Venezia è uno dei tre aeroporti internazionali italiani e credo che in futuro potremmo tornare al percorso di crescita del 2019, che aveva permesso all'aeroporto di Venezia di avere dodici destinazioni intercontinentali di ampio raggio».

Save nel frattempo continua a guardare allo sviluppo dell'intero sistema aeroportuale: su Tessera riprenderà il progetto di ampliamento del lato nord, mentre su Treviso e Verona sono previsti investimenti per 50 e 100 milioni di euro. Sul fronte futuro, non immediato, ma nemmeno troppo distante, l'obiettivo invece è quello di realizzare il primo vertiporto, progetto di mobilità sostenibile sul quale stanno lavorando a braccetto gli scali di Roma, Venezia e Bologna e l'Aeroports de la Cote d'Azur. Difficile fare una stima sui tempi necessari per la realizzazione del progetto, «ma sarà nel giro di qualche anno», ha spiegato Marchi, che ha anche spiegato come si tratti di una vera svolta, «perché potremo collegare l'aeroporto con tutta una rete di città con tempi di percorrenza di mezz'ora e grazie a sistemi di trasporto elettrico, economico e non inquinante».

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