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Cronaca Santa Maria di Sala / Via Tabina

Speedline, il patriarca Francesco Moraglia: «Sarò presente a Santa Maria di Sala domenica»

La lettera del patriarca di Venezia ai sindacati. Il sostegno della chiesa e della politica. Messa a villa Farsetti presieduta dal vescovo di Treviso Michele Tomasi

Tutte le speranze sono appese all'incontro di venerdì al ministero dello Sviluppo a Roma, dove sono attesi i vertici decisionali di Ronal Group, la multinazionale svizzera proprietaria della Speedline (Santa Maria di Sala). Il gruppo non ha voluto incontrare i sindacati per confermare la volontà di chiudere e delocalizzare, ha mandato i legali, e lo stesso ha fatto quando la Regione ha convocato il tavolo all'Unità di crisi il 9 dicembre. «Dobbiamo trattare con chi ha potere decisionale - ha detto l'assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan - ora sarà il governo a riconvocare», e poi ha chiuso la discussione alla quale Ronal aveva mandato i consulenti e il responsabile del personale a partecipare. Venerdì è il giorno dell'incontro al Mise, carico di aspettative e speranze. Un banco di prova per i 600 lavoratori dello stabilimento di automotive veneziano che rischiano il posto a fine 2022, per la comunità e per il territorio. Ma anche per il governo e le scelte da fare sulla regolazione delle delocalizzazioni che interessano il Paese. Domenica 19 ci sarà la manifestazione a villa Farsetti, di Santa Maria di Sala, che i sindacati e le istituzioni hanno organizzato chiamando a raccolta anche la chiesa.

«Stimati segretari della Fim-Cisl e della Fiom-Cgil di Venezia, ringrazio per la lettera con cui chiedete la partecipazione e il sostegno dei vescovi e delle comunità ecclesiali per difendere l’occupazione e promuovere un’azione che tuteli lo sviluppo economico, la giustizia e l’armonia sociale di questo territorio. Ai vescovi e alle nostre chiese è ben presente la gravità del problema (la vertenza Speedline) e sta a cuore che si costruisca una seria proposta, condivisa e sostenibile, che dia futuro e prospettive, per risolvere una vertenza che tocca centinaia di lavoratori e lavoratrici con le loro famiglie. E perciò siamo volentieri disponibili a impegnarci in tal senso. I vescovi, quindi, intendono partecipare alla manifestazione con la celebrazione della santa messa a Villa Farsetti che verrà presieduta dal vescovo di Treviso Michele Tomasi. Nel corso della mattinata sarò anch’io presente personalmente a Santa Maria di Sala nella veste di presidente della Conferenza episcopale Triveneto. Sin d’ora manifesto la mia disponibilità, insieme al vescovo Tomasi, a un incontro con i lavoratori della Speedline e le organizzazioni sindacali nonché con autorità e rappresentanti degli enti locali territoriali che interverranno nell’occasione», scrive il patriarca Francesco Moraglia.

«Il governo, al tavolo convocato al Mise per questo venerdì, si impegni a trovare uno spazio di dialogo con la proprietà e metta in campo misure straordinarie e specifiche per garantire la stabilità occupazionale agli oltre 600 lavoratori di Speedline e a quelli dell’indotto. Si tratta del più grande sito produttivo della Città metropolitana di Venezia dopo Fincantieri, in un territorio già fortemente provato da altre dolorose chiusure. Questa ennesima crisi aziendale sarebbe devastante», dice la deputata veneziana di Italia Viva Sara Moretto, intervenendo al question time in Commissione Lavoro alla Camera, ribadendo la propria adesione alla manifestazione di domenica.

«Ora il governo dimostri autorevolezza - commenta il capogruppo di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon - Parliamo di 600 famiglie, che con l'indotto supera le 800 persone, colpite da una decisione presa seguendo solo logiche economico-aziendali e senza aver valutato l'impatto sociale sul territorio -  dice Speranzon - Se Ronal vuole andarsene in Polonia o dove altro vuole, liberissima di farlo, ma senza Speedline. L'ordine del giorno, che dopo ampio dibattito è stato sottoscritto da tutti i gruppi e approvato all'unanimità, impegna la giunta regionale a farsi parte attiva nel processo di mediazione nella risoluzione della crisi e ad intervenire al governo perché venga sviluppato un progetto pluriennale per la tutela e lo sviluppo del comparto automotive». Speranzon ha poi annunciato che sarà presente alla manifestazione di domenica.

«Ci attendiamo un’azione decisa in difesa dell’occupazione dei dipendenti Speedline, dal tavolo in programma venerdì prossimo al ministero dello Sviluppo Economico - scrive il deputato Nicola Pellicani -
 È una buona notizia che oggi il governo abbia confermato il suo impegno a contrastare imprenditori come quelli di Speedline che fanno attività speculative sulla pelle dei lavoratori. È in ballo il futuro di 605 dipendenti e di altri 2-300 dell’indotto. Stiamo parlando di un’eccellenza italiana della filiera dell’automotive, che produce cerchi in lega per grandi marchi quali Ferrari, Porsche, Lamborghini. È necessario che il governo adotti quantoprima il provvedimento annunciato oggi puntando a promuovere una maggiore responsabilità sociale delle imprese, attraverso l’introduzione di regole concrete. L’annuncio della multinazionale nazionale Svizzera Ronal di delocalizzare la produzione entro il 2022, arriva dopo il caso di Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), impresa attiva nella filiera dell’automotive dove la delocalizzazione dell’azienda è stata anticipata dal licenziamento tramite mail e whatsapp di 422 lavoratori. Comportamenti inqualificabili. Mi pare che le misure annunciate oggi dal governo vadano nella direzione giusta. Se a gennaio il governo approverà il decreto contro le delocalizzazioni selvagge il destino dei lavoratori di Speedline potrebbe essere diverso».

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