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Cronaca

I timori del Patriarca: "Questione sociale? Facile che si incendi"

Monsignor Moraglia sottolinea il pericolo che la crisi da economica diventi più profonda: "Se qualcuno passa con un cerino si incendia tutto"

"Abbiamo una situazione sociale che rischia di creare una miscela dove è facile che qualcuno passi e getti un cerino e tutto si incendi. Non vorrei che la crisi da finanziaria ed economica diventi una crisi sociale": a dirlo il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, indicando come l'impressione è che ci sia una situazione sociale "a rischio perché le ragioni per protestare ci sono".

Moraglia, nel corso del tradizionale incontro di Natale con gli organi di informazione, ha puntato molto l'attenzione sulle questioni legate al lavoro - "è la dignità delle persone, è il loro futuro e quello delle famiglie - della sempre maggiore difficoltà sociale ed economica, ricordando le parole di domenica di Papa Francesco sullo striscione dei comitati in Piazza San Pietro. Su questi temi, ha rilevato che la politica è chiamata a fare "la parte del leone", a dare risposte concrete e non a fare proclami o annunci.

"Ci sono delle difficoltà grosse - ha poi spiegato - a trovare una giustizia sociale che sia reale. Molte volte la politica fa solo dei proclami e non riesce a realizzare questo, che sarebbe il fatto veramente nuovo e significativo per il nostro iniziare in modo nuovo le relazioni sociali". Il Patriarca ha detto di sperare che il 2014 sia un anno di svolta, di raggiungimento di un patto condiviso tra le realtà sociali che sia sprone anche per la politica. Ricordando quindi il significato del Natale, monsignor Moraglia ha rivolto una esortazione a liberarsi dalla cultura dell'individualismo, di tornare a usare parole come solidarietà e sussidiarietà, a "pensare che l'altro mi appartiene", a non lasciare "gli altri da soli, nessuno nelle retrovie". (Ansa)

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