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Cronaca

Più occhi per Venezia: nuovi agenti e telecamere, centrale di controllo per la videosorveglianza

Sono solo alcuni dei punti previsti dal "Patto metropolitano per Venezia sicura", siglato questo mattina dal sindaco Luigi Brugnaro e dal prefetto Vittorio Zappalorto

Un accordo tra sindaco e prefetto per migliorare il controllo del territorio del Comune di Venezia, combattere il degrado e l'illegalità, e favorire il decoro urbano. È questo il senso del "Patto metropolitano per Venezia sicura" siglato questa mattina dal primo cittadino lagunare Luigi Brugnaro e il prefetto Vittorio Zappalorto, alla presenza dei rappresentanti di tutte le forze dell'ordine, di vigili del fuoco e Suem 118.

Avrà validità 3 anni

Si tratta di un documento che avrà una validità di 3 anni rinnovabili, con cui comune, città metropolitana e prefettura si impegnano a collaborare in termini di sicurezza e decoro. Per ottenere questi risultati si punterà sull'incremento dell'organico della polizia locale di Venezia, sulla richiesta di un rafforzamento del personale impegnato nel territorio per l'operazione "Strade Sicure", sull'incremento del contrasto all'abusivismo commerciale, sul controllo di vicinato e sulla tecnologia.

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Smart control room al Tronchetto

Tra i punti principali del protocollo c'è l'intenzione da parte del comune di Venezia di costituire una centrale operativa unificata a livello metropolitano delle polizie locali, favorendo le sinergie con le forze di polizia dello stato sia sotto il profilo operativo sia sotto il profilo della concentrazione della videosorveglianza in un unico hub facilmente consultabile per le stesse forze di polizia grazie al sistema di trasmissione delle immagini già funzionante tra la centrale operativa della polizia locale di Venezia e le centrali operative della questura di Venezia e del Comando provinciale dei carabinieri". In questo senso, tramite i fondi P.O.N. Metro, Ca' Farsetti ha già finanziato la costruzione di una "smart control room" che sarà situata al Tronchetto. L'attenzione si concentrerà soprattutto sull'Area Marciana, su Piazzale Roma, sul Tronchetto, su Mestre sud (corso del Popolo, via Cappuccina, via Piave, via Trento e limitrofe) e sul territorio della Municipalità di Marghera.

Sette celle di sicurezza

Sempre in ottica sinergica, saranno messi a punto appositi canali dedicati per la consultazione da parte delle forze di polizia delle banche dati del comune di Venezia, in particolare in materia edilizia, turistica e commerciale, oltre che dell’anagrafe nazionale della popolazione residente. In occasione dei grandi eventi, inoltre, la prefettura, in sede di Cposp (Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica), approverà «i piani di safety e di security promuovendo l’esame preventivo e condiviso in appositi tavoli tecnici». Saranno quindi potenziati i progetti Oculus e Oculus plus per contrastare l'occupazione e l'utilizzo di edifici e terreni abbandonati, e sarà implementata il controllo di vicinato. In più comune e città metropolitana dichiarano di «farsi carico delle spese di gestione e dell’ordinaria manutenzione del posto fisso interforze di piazza San Marco», di realizzare nel nuovo comando della polizia Locale del Tronchetto «un blocco di sette celle di sicurezza», e di promuovere «per quanto di propria competenza la costruzione della nuova questura a Marghera».

«Da oggi Venezia sarà più sicura»

«Abbiamo iniziato a scrivere questo patto due anni fa e di recente ha ottenuto l'ok dal ministero dell'Interno - ha dichiarato Brugnaro - è stata recepita una serie di nostre proposte sul piano della collaborazione e della sinergia tra forze dell'ordine. Di sicuro da oggi aumenta sensibilmente il livello di sicurezza a Venezia e nel suo territorio metropolitano grazie ad un migliore coordinamento all'insegna delle nuove tecnologie». Ci sarà anche un'accelerata sul fronte telecamere, che saranno posizionate non solo il tutta la città, ma anche sulle arterie principali di accesso al territorio metropolitano. «In questo modo - ha proseguito il primo cittadino - passeremo al setaccio targhe e veicoli sospetti. Ci rendiamo conto che Venezia è avanti sulla sicurezza e si candida a sperimentare tutto ciò che può voler dire salvaguardia della qualità della vita dei cittadini. Continueremo anche nell'aumentare l'organico di polizia locale, con altre 70 unità il prossimo anno».

Conclusione di un progetto

Nel patto sono state inserite le aree tra laguna e terraferma che dovranno essere presidiate maggiormente, comprese tutte le stazioni ferroviarie, «nella consapevolezza che la sicurezza migliore è quella "partecipata"». «La firma di questo Patto - ha affermato Zappalorto - costituisce la conclusione di un percorso iniziato anni fa. Non sono un difensore dei protocolli, perché credo di più nei sistemi tradizionali di sicurezza, ma sono convinto però che questo documento costituisca un'eccezione, e che contribuisca in maniera concreta a migliorare il controllo di tutto il territorio metropolitano attraverso una maggiore sinergia tra le centrali operative delle forze dell'Ordine e della polizia Locale».

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