Si reca in una casa di cura privata di San Donà per una speciale laser terapia in grado di alleviare il dolore alle cervicali e si trova scritto nell'impegnativa "rompicoglioni". Non una, ma due volte. Un pensionato di 65 anni, quindi, dopo i dati anagrafici e il motivo della visita, tra i segni particolari si è visto attribuire il poco carino epiteto. Scritto, ripetuto e stampato.

Lì per lì il malcapitato non si è accorto di nulla. Poi, come riportano i quotidiani locali, il problema lo si è scoperto a casa. I familiari del malcapitato aprono la busta e si accorgono dell'inqualificabile vicenda. Subito moglie e marito hanno raggiunto la casa di cura, chiedendo spiegazioni. Di più. Si sono rivolti ad Adusbef, associazione a difesa dei consumatori, il cui legale con ogni probabilità procederà per vie legali per diffamazione, punita con un anno di reclusione e una multa di due milioni di vecchie lire.

Del resto "carta canta". Di fronte al foglio di carta con stampata l'offesa il laboratorio sanitario non ha potuto far altro che scusarsi tramite il proprio avvocato, chiedendo scusa formalmente al malcapitato. Il problema è che, a quanto pare, sarà difficile arrivare al responsabile della vicenda, visto che i terminali e i gestionali per modificare le prenotazioni sono protetti da password. La struttura, però, nel caso venisse individuato, ha promesso una sanzione esemplare.