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Cronaca Mestre Centro

Pedaggio sulla Venezia-Padova: una proposta alternativa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

La proposta non è locale, perchè se applicata modificherebbe molto della circolazione stradale nel nord Italia. Non è complicato: aumentare il pedaggio fra Mirano e Padova significa determinare un enorme guadagno per la C.A.V. (Concessioni Autostradali Veneziane) che gestisce la Venezia-Padova e il Passante di Mestre. Attualmente succede che gli automobilisti escono e rientrano al casello di Dolo-Mirano, facendo un "tornello" che fa risparmiare circa due euro a testa: questo per una incongruenza della tariffazione, che si vuole risolvere nel modo più semplice, cioè aumentando le tariffe. La strada giusta è esattamente opposta: liberalizzare i tratti autostradali fra Mestre e Padova ovest (e Terme Euganee, il che consentirebbe di rendere appetibile l'uso dell'autostrada in alternativa alla Romea). Si ridurrebbe così così il traffico nelle periferie di Padova, nel Miranese, sulla pericolosissima statale della Riviera del Brenta e nei quartieri veneziani di Chirignago, Malcontenta e Catene. Resterebbero ugualmente alla Cav guadagni altissimi, quelli che vengono dalle percorrenze sul Passante, che è una delle tratte autostradali più trafficate d'Italia (oltre che dalla gallina dalle uova d'oro delle aree di servizio di Dolo, anch'esse fra le prime in Italia per ricavi). Si ridurrebbe l'inquinamento, e si eviterebbero molti incidenti, anche mortali.
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