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Cronaca Pellestrina

A La Fenice le prove di "AcquaGranda" dedicate agli abitanti di Pellestrina

Appuntamento con la banda, i residenti dell'isola e vincitori della Regata storica 2016, ospiti d'onore per le prove generali dell'opera in scena il 4 novembre. Presente anche il sindaco

Quasi 600 residenti dell'isola sono arrivati mercoledì pomeriggio per assistere alla rappresentazione dell'opera che venerdì suggellerà le celebrazioni per il cinquantenario della tragica alluvione del 1966. Ad accogliere la delegazione, guidata dal consigliere delegato alle isole Alessandro Scarpa “Marta” e dal presidente della Municipalità Danny Carella e accompagnata dalle note festose della banda dell'isola, il sindaco Luigi Brugnaro, il prosindaco del Lido Paolo Romor e il sovrintendente del teatro Cristiano Chiarot.

Un appuntamento, realizzato con il coordinamento di Vela, al quale hanno partecipato anche i vincitori dell'ultima edizione della Regata Storica: i campioni della categoria 'gondolini', Rudy e Igor Vignotto e le campionesse della categoria 'donne', Anna Mao e Romina Ardit. Per i grandi del remo, affiancati dal consigliere delegato alle Tradizioni, Giovanni Giusto, la possibilità di assistere alle prove generali dello spettacolo dal palco reale.

Non appena si sono sono abbassate le luci, sul palco della Fenice è andata in scena l'opera, che racconta la memoria di una comunità, una storia del passato recente descritta con un linguaggio contemporaneo. “Pellestrina - ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro - è uno dei luoghi che abbiamo avuto sin dall'inizio più a cuore intervenendo con grande convinzione in più punti dell'isola. Abbiamo approvato i lavori di manutenzione dei collettori idrici, abbiamo finanziato il tratto di percorso ciclopedonale, lungo il margine della laguna, tra le frazioni di Portosecco e Pellestrina, sistemato pontili ed eseguito interventi di manutenzione diffusi”.

“L'alluvione del '66 - ha continuato il primo cittadino - è un ricordo forte in tutta la Città Metropolitana. A Venezia ci fu l'aqua granda, nel resto del territorio si scatenarono delle bombe d'acqua. Dobbiamo continuare a insistere sulla messa in sicurezza del territorio, sulla gestione del Mose e le bonifiche. I cambiamenti climatici sono una realtà e a Venezia ne abbiamo piena consapevolezza”.

"AquaGranda", l'opera musicale composta da Filippo Perocco su libretto di Roberto Bianchin, è il dramma dell'alluvione che 50 anni fa, il 4 novembre 1966, sconvolse la città di Venezia. La prima dello spettacolo andrà in scena al teatro La Fenice venerdì sera, esattamente mezzo secolo dopo quell'alta marea che raggiunse i 194 centimetri sul medio mare. Aqua Granda - il nome con cui i veneziani ribattezzarono quell'evento - narra la storia di Ernesto Ballarin, giovane costretto dalla natura a lasciare la sua casa con la famiglia, che diventa il dramma collettivo di un angolo di terra, Pellestrina, tra l'Adriatico e la laguna di Venezia, sommersa dalla forza del mare che ha ruppe gli argini, i 'murazzi', quel tragico 4 novembre del '66.

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