rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pellestrina

Pellestrina, residenti arrabbiati alla presentazione della pista ciclabile

Mercoledì al palazzetto dello sport l'assessore alla Mobilità Renato Boraso ha spiegato l'intervento da quasi tre milioni. La gente: «Abbiamo cercato di dire che sarebbe più utile mettere a posto il percorso già presente sul lato laguna. Non ci hanno ascoltato»

«Si sono presentati senza microfono, poi uno è stato recuperato con una cassa e così il problema dell'audio lo avevamo risolto e potevamo sentire bene, ma è stato quando si è capito in cosa consisteva il progetto della pista ciclabile sul lato mare dell'isola che la gente ha cominciato a dissentire, mentre l'assessore alla Mobilità, Renato Boraso, voleva chiamare i carabinieri». Caos ieri alla presentazione della ciclabile di Pellestrina dove gli assessori comunali (insieme a Boraso c'era anche l'assessore al Bilancio, Michele Zuin) hanno spiegato il progetto da quasi tre milioni di euro per la viabilità. A raccontare è stato un residente presente all'assemblea, convocata al palazzetto dello sport dell'isola. «Se ci avessero detto prima di cosa si trattava avremmo dato alcuni suggerimenti, perché la nostra è una realtà molto fragile e particolare. Noi ci viviamo qui e possiamo far capire come certe decisioni possano influire sull'esistenza della gente. Al di là del fatto che ogni cambiamento può provocare delle reazioni, quello che abbiamo sentito è la descrizione di un intervento a nostro avviso inutile», continua l'uomo.

«La gente si è arrabbiata - prosegue - perché abbiamo cercato di far capire agli assessori che si poteva mettere a posto la pista già presente sul lato laguna. Ieri inoltre non abbiamo visto alcuna immagine, nessun rendering del progetto. Sappiamo che la maggior parte dei turisti, specie d'estate, non transiterà sul lato mare ma su quello della laguna. La gente non viene a vedere canneti ma la parte più prestigiosa dell'isola. È vero che qui circola una quantità spaventosa di macchine e ben venga una ciclabile, ma non calata dall'alto così, senza contare che toglierà spazio ai parcheggi - sostiene il residente - È stato detto che vogliamo avere l'auto sotto casa, per questo contestiamo la realizzazione del percorso. Noi vorremmo solo non dover prendere l'autobus per poter raggiungere le macchine con cui spostarci. Alle Tre rose l'assessore Boraso ha parlato della possibilità che si possano ricavare 170-210 posti auto, ma questo è impossibile: c'è spazio al massimo per una cinquantina di mezzi».

Il problema della promiscuità fra trasporto su gomma e pedoni sembra aumenterà i rischi a Pellestrina, a detta dei cittadini, specie durante la stagione estiva. «Se diminuiscono i parcheggi sul lato mare, tutti cercheranno il posto nella parte lagunare, dove si riverseranno i mezzi che fanno le consegne, quelli pubblici, pedoni, biciclette e auto private. Anziché diminuire così crescono i rischi con l'inconveniente che ci saranno complicazioni anche per l'accesso al ferry, in prossimità della pista ciclabile. Insomma, abbiamo chiesto agli assessori di fermare tutto, di discuterne, ma Boraso è stato inamovibile. Abbiamo ottenuto solo che verrà aperto uno sportello in Municipalità dove depositare suggerimenti e contestazioni. Per il resto, è stato comunicato che i lavori partiranno entro una decina di giorni». «Non crediamo - ha commentato il consigliere comunale Marco Gasparinetti (TeA) - che la risposta alle legittime preoccupazioni dei residenti possa essere il ricorso ai carabinieri».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pellestrina, residenti arrabbiati alla presentazione della pista ciclabile

VeneziaToday è in caricamento