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Cronaca

Pensioni, il 65% dei veneziani vive con meno di 1000 euro lordi. Le donne non superano i 665

Situazione drammatica per le "nonne", come riportano i dati dello Spi Cgil. Oltre il 50% dei veneziani non supera i 750 euro lordi. La media provinciale supera di poco i 966 euro lordi

Saranno a Torino anche loro, sabato, con i vessilli dello Spi e la determinazione di chi chiede provvedimenti incisivi per una vita più dignitosa. I pensionati di Venezia parteciperanno alla manifestazione organizzata dalla Cgil per contestare l'accordo sulla previdenza proposto dal Governo e considerato insoddisfacente dal sindacato guidato da Susanna Camusso. D'altra parte anche gli anziani veneziani vivono difficoltà quotidiane che non possono essere ignorate.

Il 65% delle pensioni sotto i 1000 euro

Secondo i dati elaborati dallo Spi Cgil del Veneto e diffusi durante il convegno "E domani… quali pensioni?” nel Veneziano il 65% degli assegni pensionistici è inferiore ai 1000 euro lordi al mese, cifra che al netto risulta di poco superiore a 800 euro. In provincia di Venezia, su 241.237 pensioni “private” (esclusi quindi i dipendenti pubblici che una volta ricevevano la pensione dall'Inpdap) erogate nel 2016, il 54,8% sta sotto ai 750 euro lordi e un altro 9,7% è compreso fra i 750 e i 1000 euro lordi mensili. I pensionati, dunque, faticano ad arrivare a fine mese eppure cercano lo stesso di dare una mano ai propri figli o nipoti, con sacrifici enormi. Un compito non facile, considerando che in provincia di Venezia l'assegno previdenziale medio è di 966,88 euro lordi, il più ricco del Veneto (la media regionale è di 904,64 euro) ma comunque non sufficiente a vivere sereni.

Situazione drammatica per le donne

Se poi si guarda alle sole pensionate la situazione appare a dir poco drammatica. Alle anziane veneziane, infatti, arrivano pensioni di poco superiori ai 665 euro mensili, contro i circa 1.326 euro dei “colleghi” maschi. Un gap enorme che rende le “nonne” ancora più vulnerabili e indifese e rende sempre più necessario il riconoscimento del lavoro di cura svolto per lo più da donne per assistere a familiari invalidi. "Il nostro obiettivo - spiega Angiola Tiboni, segretaria generale dello Spi Cgil Metropolitano di Venezia - è riformare profondamente la legge Fornero. Saremo in piazza il 2 dicembre per dare continuità alla nostra piattaforma sulle pensioni e agli impegni presi nel 2016 dal Governo che adesso è stato ampiamente inadempiente”.

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