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Cronaca Lido

Perizia sull'incidente nautico mortale: la barca andava al doppio della velocità consentita

Il motoscafo, secondo le indagini, viaggiava almeno a 40 chilometri orari. Era la sera del 3 agosto 2018, persero la vita Renzo Rossi e Natalino Gavagnin

Il barchino viaggiava a velocità molto elevata, il doppio del consentito: è quanto stabilito dalla perizia disposta dalla procura veneziana sull'incidente che, nella notte tra il 3 e il 4 agosto 2018, portò alla morte di Renzo Rossi, 59 anni, e Natalino Gavagnin, 63, pescatori di Castello. Quella sera il motoscafo guidato da Ivan Bastasin, con a bordo altri tre amici, si schiantò contro la barca di Rossi e Gavagnin, facendoli sbalzare in acqua nel canale di San Nicolò, non distante dall'isola del Lido di Venezia.

Incidente mortale in laguna

Stando agli accertamenti eseguiti, l'unità procedeva ad almeno 40 chilometri orari: una velocità troppo alta e proibita dal codice della navigazione, che potrebbe aver giocato un ruolo determinante nello schianto, vista la grande violenza dell'impatto. Inoltre sarebbe stata esclusa l'ipotesi secondo cui la barca dei due pescatori fosse priva di luci di segnalazione. Si sono chiuse così le indagini preliminari, che vedono Bastasin (28 anni) accusato di naufragio e duplice omicidio colposo. Ora per il giovane dovrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio.

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