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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

A 11 anni dall'omicidio di Jennifer Zacconi arriva il permesso premio per Lucio Niero

Il padre della ragazza uccisa a Martellago: "Ha tolto la vita anche al bimbo che mia figlia aveva in grembo. Dopo poco tempo lo fanno uscire. Per noi nemmeno una lettera di scuse"

Un permesso premio dopo 11 anni da quell'orrenda notte a Martellago. Era il 29 aprile quando Lucio Niero uccise la giovane Jennifer Zacconi, la 20enne di Martellago che aspettava in grembo il figlio nato dalla relazione extraconiugale dell'ex gestore di un locale di Martellago. Lucio Niero aveva 34 anni quando nel 2006 strangolò la ragazza, "colpevole" di non voler abortire e oramai giunta all'ottavo mese di gravidanza. Poi la seppellì quando la giovane respirava ancora, secondo i risultati dell'autopsia. Uccise due vite e per questo venne condannato dalla Cassazione a 30 anni di carcere. Dopo alcuni giorni dalla scomparsa della ragazza confessò e raccontò tutto ai carabinieri.

Ora, dopo 11 anni di una condotta irreprensibile nel carcere di Montorio, il primo permesso premio. Potendo assaporare l'aria all'esterno della casa circondariale veronese e, magari riabbracciare i suoi due figli, ora diventati grandi. Alcune ore fuori dalla cella. Se il suo avvocato difensore, Alessandro Compagno, sottolinea la condotta irreprensibile del suo assistito, che nel frattempo si è diplomato in carcere, la famiglia di Jennifer Zacconi non si dà pace.

Intervistato dalla trasmissione "Chi l'ha visto?", il padre Tullio ha ripercorso 11 anni di dolore: "E' una cosa bruttissima - ha dichiarato al giornalista Nicola Endimioni - Se questa è la legge italiana... Ha commesso 2 omicidi e lo mandano fuori dopo così pochi anni. Il bambino doveva nascere dopo una settimana. Ho più che rabbia nelle mie parole, perché non abbiamo mai ricevuto una lettera di scuse da Lucio Niero. E nemmeno un risarcimento. Niente di niente".

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