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Cronaca Cona

Indagini nel campo di Conetta, possibili "creste" sui soldi acquisiti per fornire i servizi

Nel mirino la padovana Edeco, giovedì la Finanza ha acquisito documentazione negli uffici della società. Parla il procuratore Cherchi. Ipotizzate soffiate sui controlli alla base

"Stiamo anche valutando se ci sia stato un guadagno illecito nell'erogazione dei servizi d'ospitalità". Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, venerdì mattina è tornato a parlare in merito alle perquisizioni che sono scattate all'alba di giovedì all'interno dell'ex base Nato di Conetta, dove sono ospitati poco più di 700 richiedenti asilo. Nel mirino è finita la cooperativa che gestisce l'ospitalità nella struttura, la padovana Edeco, con sede a Battaglia Terme. Giovedì i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Venezia hanno acquisito documentazione negli uffici della società, nelle abitazioni dei 4 indagati (figure apicali della Edeco) e anche nella sede della Prefettura di Venezia, dove risultano 2 indagati per rivelazione di segreto d'ufficio.

La prefettura: "Alla Edeco penali per 318mila euro nel 2017"

Verifiche sull'esecuzione degli accordi

In sostanza la Procura indaga su presunte "soffiate" riguardo l'eventuale imminenza di controlli a sorpresa disposti da Ca' Corner all'interno di Conetta: "Stiamo valutando le modalità di esecuzione dei contratti che chi gestisce Conetta ha stipulato con lo Stato italiano tramite la Prefettura - ha spiegato Cherchi - Stiamo valutando come è stato applicato quel contratto e se sono stati rispettati tutti gli elementi che dovevano essere rispettati". Si indaga per il reato di associazione a delinquere nella frode in pubbliche forniture: "Analizzeremo la documentazione raccolta con le perquisizione - ha continuato il procuratore capo - andremo a vedere cosa è stato fatto e cosa non è stato fatto. E controlleremo anche i conti e se ci sia stato un guadagno illecito".

Contatti tra funzionari della prefettura e gestori

L'inchiesta, secondo Cherchi, sarebbe scaturita da alcune segnalazioni di polizia giudiziaria: "La morte di Sandrine Bakayoko è una fattispecie diversa rispetto a quella per cui ora stiamo procedendo - ha concluso il numero uno della Procura lagunare - stiamo accertando i contatti avuti tra i funzionari della Prefettura e i gestori del campo di Cona. Non ci sono ipotesi di pilotaggio di appalti e nemmeno è emerso che possa esserci una 'talpa' a Ca' Corner. Anzi, il prefetto Carlo Boffi ha collaborato alle attività d'indagine". In sostanza si sta passando ai raggi X l'appalto assegnato alla Edeco, all'interno del quale erano messi nero su bianco tutti i servizi da erogare a fronte di un corrispettivo economico fornito dalla Prefettura. Forse qualcosa non è andato come doveva andare.

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