Manifestazione dei pescherecci a Venezia contro le norme europee
Protesta degli addetti del comparto e dei rappresentanti delle istituzioni, arrivati da Chioggia e da Caorle. «La riduzione dello sforzo pesca è una minaccia per la sopravvivenza di migliaia di famiglie, comprese quelle dei settori gastronomico e turistico»
È arrivata a Venezia la flottiglia di motonavi e pescherecci delle marinerie venete, con rappresentanze anche emiliane e di altre regioni, per una manifestazione di protesta contro le nuove norme europee che prolungano i periodi di fermo pesca. Una ventina di unità ha raggiunto verso le 10.30 di sabato fondamenta delle Zattere, una "sfilata" molto partecipata con addetti ai lavori ma anche numerosi rappresentanti delle istituzioni. L'iniziativa è promossa dalle cooperative dei pescatori con il sostegno della Regione Veneto, dei Comuni di Venezia, Chioggia, Caorle, Jesolo, Rosolina e altre città della costa adriatica. In contemporanea la protesta si è tenuta anche a Mazzara del Vallo.
In prima fila c'è la marineria di Chioggia, che già a dicembre aveva fatto risuonare le sirene dei propri pescherecci per contrastare «uno scenario catastrofico per la blue economy italiana e locale». Emanuele Mazzaro, direttore del mercato ittico all’ingrosso di Chioggia, è giunto a Venezia a bordo di un peschereccio insieme ai principali rappresentanti delle istituzioni e del distretto ittico del Veneto tra i quali i consiglieri regionali Erika Baldin, Jonatan Montanariello e Marco Dolfin, l’assessore alla pesca di Chioggia Daniele Stecco e Marco Spinadin del Flag Gruppo di azione costiera di Chioggia e Rovigo.
«Il settore ittico nazionale e veneto si è sollevato in prospettiva della riduzione dello sforzo pesca prevista per il futuro imminente dalla Commissione europea: tra il 10% ed il 30% per la pesca a strascico nel Mar Mediterraneo occidentale e in Adriatico - spiega Mazzaro -. Oggi manifestiamo per salvare la pesca italiana e il futuro dell'intero comparto. La riduzione dello sforzo pesca prospettata da Commissione europea è una concreta minaccia per la sopravvivenza di migliaia di famiglie e toccherà anche il settore gastronomico e quello turistico». L'obiettivo è «opporsi a misure repressive rivolte ai pescatori, ai quali si imputa la responsabilità dell'impoverimento delle risorse marine».
All'iniziativa era presente anche il delegato del sindaco Alessandro Scarpa "Marta": «Il Comune di Venezia è qui questa mattina a sostegno dei pescatori e delle cooperative - ha dichiarato - gli Enti competenti, in particolare la Commissione europea per la pesca, devono trovare delle soluzioni assieme ai pescatori, che sono le vere sentinelle del mare: i pescatori infatti amano il proprio lavoro e lo svolgono con passione nel rispetto dell'ambiente e del mare».