rotate-mobile
Cronaca Mirano

Quattro zampe in ospedale per dare un sorriso ai malati: a Mirano via alla pet therapy

"Mi avete regalato dieci anni vita": l'ultimo desiderio di Fabio, scomparso per un tumore al pancreas, era quello di lasciare la sua esperienza in eredità per aiutare altri malati

"Un pomeriggio che per me vale dieci anni di vita. Mi avete regalato una giornata meravigliosa". Sono le parole commosse del signor Fabio Busetto, pronunciate il 30 dicembre scorso di fronte alla moglie Nellì e ai sanitari della Oncologia di Mirano: lui, 66 anni di Martellago, è stato il primo paziente oncologico che ha sperimentato la pet therapy in reparto. Oggi Fabio non c’è più, stroncato da un tumore al pancreas, ma il suo desiderio era quello di lasciare la sua esperienza in eredità ad altri pazienti. Un messaggio di speranza che la moglie Nellì, insieme ad un testimone di eccezione come il suo cagnolino Birillo, rivolge oggi a tutti i malati dell'Ulss, non solo oncologici ma anche lungodegenti.

“Abbiamo sperimentato per la prima volta col signor Fabio questo progetto che prevede di poter incontrare in reparto il proprio animale domestico – ha spiegato il primario di Oncologia Giuseppe Azzarello – e dopo aver condiviso tra noi operatori del reparto, insieme a Fabio e la sua famiglia, che il risultato era stato positivo sia dal punto di vista psicologico che fisico, abbiamo deciso di far partire questa iniziativa". L'idea, promossa dalla direzione dell’Azienda, parte in questi giorni e dà la stessa opportunità anche agli altri reparti ospedalieri dell'Ulss 13. Il progetto intitolato “Ti dono un sorriso” si è reso possibile grazie alla formazione professionale sulle terapie assistite dagli animali della coordinatrice infermieristica della Oncologia di Mirano Vallì Calzavara, che è anche referente del progetto in collaborazione con la dottoressa Fiorenza Barbato del Servizio di Psico-Oncologia .

“Ricordo il giorno in cui il signor Fabio ha potuto riabbracciare Birillo – ha evidenziato la coordinatrice Vallì – prima di quel giorno era malinconico, taciturno, apatico. Si rivolgeva al personale infermieristico solo per richiedere altri farmaci per alleviare le sue pene: i dolori erano lancinanti. Poi qualcosa è cambiato. Birillo gli è saltato in braccio, ha cominciato a coccolarlo, Fabio ha sorriso! Un incontro che ci ha riempito il cuore, pieno di emozioni. Dopo quel momento Fabio ci diceva che sentiva meno dolori e aveva ricominciato a parlare, ad interagire. Lui e la moglie Nellì ci hanno ringraziato con le lacrime agli occhi”.

“E’ ormai comprovato – ha continuato il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – quali siano gli effetti benefici e terapeutici che gli animali possono stimolare nei malati. Soprattutto quando l’animale è per noi parte della famiglia, lo consideriamo come un nostro caro. Bene quindi questo progetto, continuiamo, con l’obiettivo di portare nei pazienti gravi e nei loro famigliari alcuni momenti sereni e di speranza. Curiamo così non solo il corpo, ma anche l’anima”. Per ricevere informazioni su questa iniziativa è possibile contattare l’infermiera Vallì Calzavara al numero di telefono 041.5794020 o tramite email: valli.calzavara@ulss13mirano.ven.it

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quattro zampe in ospedale per dare un sorriso ai malati: a Mirano via alla pet therapy

VeneziaToday è in caricamento