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Cronaca Caorle

Picchia a sangue la fidanzata e la famiglia, poi si barrica in casa

L'uomo, turista tedesco di 39 anni, è stato trovato completamente nudo e sporco di sangue nella casa di Duna Verde, Caorle. È stato portato in carcere

Completamente fuori di sé, picchia a sangue la fidanzata, la madre e il fratello. Non è stato semplice bloccare l'uomo, un 39enne turista tedesco in Italia per le vacanze estive, che nella tarda serata di giovedì ha dato in escandescenze in un appartamento di Duna Verde. Erano le 23.30, quando ai carabinieri di Portogruaro è giunta la telefonata che segnalava la brutale aggressione in atto.

L'uomo, in preda a una sorta di raptus, si era scagliato prima contro la fidanzata e poi contro sua madre e suo fratello, intervenuti per difendere la donna. I tre, nonostante le ferite, erano riusciti a guadagnare l'uscita e a chiedere aiuto, mentre l'aggressore si era barricato in casa. Quando i militari della stazione di Caorle hanno raggiunto il posto, l’uomo, descritto come completamente fuori di sé ed estremamente pericoloso, era ancora dentro l’appartamento.

A quel punto i militari, dopo aver chiamato il 118 per garantire le prime cure alle vittime, sono saliti fino al piano dell'appartamento, dove però l'aggressore pareva non avere alcuna intenzione di uscire. Quando finalmente è stato convinto ad aprire la porta si è presentato ai carabinieri completamente nudo e sporco di sangue, ancora in preda ad un violento stato di agitazione psicofisica. Tanto che ha cercato di aggredire anche loro. I militari lo hanno quindi bloccato e dichiarato in arresto per lesioni personali gravi e resistenza a pubblico ufficiale.

La ragazza, sotto shock, è stata trasportata al locale pronto soccorso, dove le sono state riscontrate ferite lacero contuse e contusioni in varie parti del corpo, con prognosi di 45 giorni. I familiari dell'uomo, anche loro con diverse ferite seppur di minor gravità, hanno invece rinunciato alle cure. Sembra che a scatenare l'ira del tedesco siano stati motivi di gelosia, insieme, probabilmente, al contributo dell'alcol. L'uomo è stato condotto al carcere di Pordenone.

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