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Cronaca Marghera

Picchia la fidanzata, arrestato. Fa parte della nuova Mala del Brenta

La riempe di botte al volto, lei chiede l'intervento della polizia e lui interrompe la telefonata. Notte da incubo per una 43enne padovana in balia dell'ira del compagno di Marghera, pregiudicato

Una telefonata in piena notte alla polizia, una richiesta d'intervento interrotta da una voce maschile che impone alla donna di riagganciare il telefono. Notte da incubo, quella tra sabato e domenica, per una 43enne padovana. Dopo la telefonata troncata, gli agenti rintracciano l'utenza telefonica fissa dalla quale è partita la chiamata e si recano sul posto. Raggiunta l'abitazione in zona stadio Appiani a Padova, sentono pianti e singhiozzi provenire dalla casa.

RAGGIUNTO L'AGGRESSORE. Gli agenti si fanno aprire e trovano la donna con il volto tumefatto da percosse. Lei non vuole dire chi è stato. Sopraggiunge dunque una seconda volante che in corso Vittorio Emanuele II, a Padova, individua un uomo che tenta di nascondersi sotto i portici. Non ha i documenti con sé, è nervoso. Fornisce le generalità e gli agenti scoprono che l'individuo era sotto sorveglianza speciale per fatti pregressi e aveva l'obbligo di non spostarsi da Marghera, Comune di residenza.

FURTO AGGRAVATO. Portato in questura, si scopre che l'uomo nascondeva una catenina spezzata nella scarpa. Questo elemento fa sì che gli agenti lo portino a vuotare il sacco. La donna non intende denunciarlo ma la polizia ha gli estremi per un arresto: violazione della sorveglianza speciale al quale era sottoposto e deferimento per furto aggravato della collanina. È stato inoltre emesso a suo carico l'obbligo di firma alla polizia giudiziaria e i legali hanno chiesto i termini a difesa. La donna se la cava con 15 giorni di prognosi.

MALA DEL BRENTA. L'uomo in questione è Dario H., 30enne italiano di padre americano, residente a Marghera. È già noto alle forze dell'ordine per alcuni fatti di peso come la violenza perpetrata a due coniugi nel Veneziano e l'appartenza ad un'organizzazione attiva a Nordest e in Toscana, classificata come nuova Mala del Brenta. I malviventi erano stati trovati in possesso di armi da guerra ed apparecchiature anti-microspie e si erano resi colpevoli di assalti e rapine a banche e negozi.

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