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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pestaggio in centro a San Donà, indagano i carabinieri

Un diciottenne aggredito da un gruppetto dopo aver preso le difese della sorella. Gli investigatori stanno cercando di chiarire se ci fossero dei pregressi

I carabinieri di San Donà di Piave stanno indagando per ricostruire una vicenda di violenza avvenuta verso le 17 di domenica in centro, sotto i portici di piazza Indipendenza. Un diciottenne sarebbe stato pestato a sangue da un gruppetto di ragazzini di poco più giovani, riportando la frattura della mascella. Al momento si trova all'ospedale dell'Angelo di Mestre, dove sarà sottoposto a intervento.

Per ora non c'è una denuncia formale, ma solo il racconto della madre della vittima: ai carabinieri della locale compagnia la donna ha riferito che il figlio si era recato in piazza per prendere le difese della sorella piccola dopo che quest'ultima era stata infastidita da un gruppo di ragazzi. Lei aveva telefonato alla madre, la quale avrebbe chiesto al figlio di raggiungere la sorella per farla tornare a casa. Il diciottenne è arrivato sul posto e ha apostrofato il gruppetto, chiedendo: «avete qualcosa da dirmi?». A quel punto sono partite le botte. Ad aggredire materialmente il ragazzo sarebbero stati in tre o quattro.

Pare che la vittima e gli aggressori si conoscano di vista, tanto che la famiglia ha già riferito ai carabinieri i nomi dei presunti responsabili del pestaggio, tutti minorenni e incensurati. Gli investigatori, coordinati dal comandante Daniele Brasi, stanno facendo accertamenti a 360 gradi per capire cosa ci sia alla base dell'episodio e se ci siano state vicende pregresse, motivi di astio tra i protagonisti. Va anche appurato se ci fossero altri ragazzi presenti, chi abbia preso parte attiva al pestaggio e chi invece sia rimasto in disparte, senza intervenire. Le registrazioni delle telecamere potrebbero aiutare a fare chiarezza su questi punti anche perché, quando i carabinieri sono arrivati sul posto, gli aggressori si erano ormai allontanati. Proprio in quel momento, infatti, le pattuglie erano impegnate in un altro intervento dopo che una donna aveva dato fuoco alla propria abitazione a Eraclea.

Per ora non è ancora stato possibile sentire la vittima. Dovrebbe essere lui a sporgere denuncia, ma è verosimile che la prognosi sarà superiore ai 20 giorni e quindi potrebbe scattare d'ufficio. Nel frattempo, comunque, la famiglia ha annunciato l'intenzione di rivolgersi ad un legale.

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