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Cronaca

Pierce Brosnan al Lido: "James Bond mi seguirà per sempre, felicemente"

L'attore in conferenza stampa accanto alla regista Susanne Bierre, autrice del film "All You Need is Love": "Bond è stato un grande dono, mi permette di essere qui oggi e di fare un film con lei"

La classe non fa difetto a Pierce Brosnan, hai voglia a cercarne uno: oggi alla Mostra del cinema di Venezia ha conquistato tutti, per l'interpretazione e per le risposte, generose, agli incontri con la stampa, strappando applausi. E' il protagonista di All you need is love, il film della danese Susanne Bier che, complice il sole e i limoni di Sorrento, si è concessa una vacanza dai drammi familiari cui ha abituato i suoi estimatori internazionali. E' la sua 'prima' commedia, spiritosa, non senza frecciatine e al centro c'é sempre la famiglia, il matrimonio e le relazioni genitori-figli.

"Volevo da tempo fare una commedia, qualche elemento comico c'é sempre stato nei miei drammi. Questa volta accade il contrario: parliamo di cancro ma in modo leggero. Diciamo che è una storia d'amore con un forte tratto comico", dice la regista. Il film in Italia uscirà a Natale da Teodora. Brosnan, 59 anni, affascinante ieri come oggi, non si nasconde: "Sono attore da quando ho 18 anni. La mia passione è sempre stata recitare. Bond mi seguirà per sempre, felicemente". E spiega: "Bond è stato un grande dono, mi permette di essere qui oggi e di fare un film con Susanne Bier".

Brosnan è stato per quattro volte l'agente di Sua Maestà, sempre campione d'incasso: GoldenEye nel '95, poi Il domani non muore mai, Il mondo non basta e l'ultimo, nel 2002, La morte può attendere. Il caso vuole che oggi a Venezia sia qui, protagonista del film di Terrence Malick, Olga Kurylenko, ex Bond girl (Quantum of Solace).

In All you need is love l'attore è un danese, vedovo, industriale di frutta e verdura, proprietario di un limoneto a Sorrento dove il figlio Patrick sta organizzando il matrimonio con Astrid. Abituato al gelo del cuore, comanda i suoi sottoposti e rifiuta l'interesse femminile della segretaria e della insopportabile sorella della moglie. Nei giorni precedenti alle nozze del figlio pian piano viene conquistato da una bella donna (Trina Driyrholm), la mamma di Astrid, che ha appena scoperto il marito a fare l'amore con una giovane ragazza e si sta curando con la chemioterapia dopo un cancro al seno. "Questo film è la celebrazione della speranza e dell'amore e Sorrento è il posto più romantico del mondo", dice la Bier.

Niente filerà liscio e come ogni riunione familiare nei film della Bier capiterà di tutto: il matrimonio andrà a monte, Patrick (Sebastian Jessen) si bacia con un ragazzo dell'isola (Ciro Petrone) e la storia diventerà una tragicommedia. "Ho avuto il copione e mi ha toccato il cuore - dice Brosnan - perché aveva molti collegamenti con la mia vita privata: ho perso mia moglie per un cancro al seno anni fa, sono come il protagonista nel bel mezzo dell'età di mezzo e ho quattro figli, so bene cosa significa crescerli e affrontare le difficoltà. Così ho lasciato che il personaggio venisse da me, senza pensare troppo all'interpretazione, guidato dalla Bier".

Per Brosnan un ruolo diverso: "Amo fare l'attore, quando ho cominciato mi hanno detto che potevo fare molti ruoli diversi, spesso mi sono ritrovato a fare sempre lo stesso, ma non rifiuto perché a me piace lavorare". Per alcune situazioni All you need is love somiglia a Mamma Mia! e Brosnan è d'accordo: "parlano entrambi di amore, matrimonio, famiglia ma questo decisamente in modo più realistico. A me è piaciuta la chiarezza di questo personaggio". Di Pierce Brosnan sul set "si sono innamorati tutti, maschi e femmine", scherza la Bier che prosegue: "nove film su dieci in Danimarca parlano della famiglia e questo non sfugge, ma non credo che ci sia una prospettiva o un linguaggio femminile da cui partire, non credo sia vero che queste storie non interessano gli uomini". (ANSA)

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