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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Piante basse al posto dei pini marittimi rimossi per sicurezza

L'intervento nella notte tra sabato e domenica in A4 sulla Venezia-Padova a seguito del rischio emerso da una perizia che ha confermato il loro grave stato di salute

Rimossi nella notte, per motivi di sicurezza, i caratteristici 6 pini “marittimi” che sorgevano al centro delle due carreggiate dell’autostrada A4, tra Padova e Venezia. Concessioni Autostradali Venete, che gestisce il tratto, ha dovuto intervenire dopo gli ultimi sopralluoghi che hanno sancito la pericolosità dei vecchi pini, risalenti agli anni Venti e Cinquanta. Effettuata anche una perizia, condotta da esperti agronomi, che ha confermato il loro grave stato di salute e dunque anche l’elevato rischio per chi percorre l’autostrada in entrambe le direzioni. Già eseguita la compensazione.

Piante basse

Cav, contestualmente all’inevitabile taglio, ha già proceduto alla piantumazione di altri pini, 18 per l’esattezza, della stessa tipologia, solo pochi chilometri più avanti e in luogo più idoneo, al bivio tra A4 e A57: rappresentano la continuità della presenza dei pini “marittimi” sulla via del mare, da Padova verso Venezia e Trieste, succedendo ai loro storici antenati.

La storia

I 6 pini domestici, che insistevano tra le province di Padova e Venezia, nei comuni di Pianiga e Vigonza, sono stati messi a dimora tra gli anni Venti e Cinquanta e hanno accompagnato la storia dell’autostrada Venezia-Padova. L’infrastruttura, inaugurata nel 1933, era inizialmente una strada a due corsie di marcia, simile a un’attuale statale, delimitata lateralmente dagli alberi. Durante i lavori di raddoppio di carreggiata, completati nel 1962, il filare laterale è stato inglobato tra le due direzioni di marcia e integrato con altri pini. Del filare originario rimanevano 6 pini, in tre coppie, i cui fusti sono stati nel tempo liberati dai molti rami che ostacolavano il traffico e le cui chiome erano fino a ieri protese sulle corsie di sorpasso di entrambe le direzioni autostradali.

Le pigne

Da circa 10 anni Concessioni Autostradali Venete, a causa del progressivo dissecamento dei rami e della possibile caduta di strobili (pigne), era costretta a chiudere la corsia di sorpasso per raccogliere materiali dalle chiome ogni 6 mesi con l’utilizzo di piattaforme mobili, oltre ad effettuare sempre più frequenti interventi di manutenzione (potatura e cura) e monitoraggio. L’efficacia di questi interventi, ultimamente, è risultata solo parziale, visto che il rischio di caduta è progressivamente aumentato.

La perizia

A fronte di queste problematiche, Cav aveva incaricato già lo scorso anno il dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali (Tesaf) dell’Università di Padova di effettuare un monitoraggio fitosanitario sulle piante, che ha previsto un’approfondita indagine visiva e strumentale. Le conclusioni contenute nella relazione, a firma di uno dei massimi esperti in materia, il professor Lucio Montecchio, docente del Tesaf, non avevano purtroppo lasciato dubbi: «I 6 pini – spiegava l’esperto – sono affetti da una malattia che inesorabilmente porterà al dissecamento dell’intera chioma. La caduta di rami e strobili non potrà che aumentare progressivamente e oltretutto uno dei pini è fortemente cariato al fusto (addirittura ospita un formicaio), con conseguenti problemi di stabilità. Nel caso di rottura, l’alberò cadrà col suo peso e ingombro su una delle due corsie di sorpasso». Per capire il rischio a cui sono esposti gli utenti, basti pensare che la caduta di strobili è paragonabile, per altezza, dimensioni e conseguenze, a quella di un sasso da un cavalcavia.

Eventi meteo

A consigliare la rimozione, tra l’altro, sono stati anche gli eventi atmosferici sempre più estremi. Per rimuovere le piante è stata incaricata una ditta specializzata che ha proceduto al taglio delle chiome e dei fusti dei 6 alberi in orario notturno, in modo da non interferire con il traffico pendolare giornaliero. L’intervento ha avuto inizio nella serata di sabato per concludersi nella notte appena trascorsa. Durante i lavori è stata chiusa la corsia di sorpasso e quella centrale, in entrambe le carreggiate (direzioni Trieste e Milano). 

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