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Cronaca Santa Croce / Ponte della Libertà

Ponte della Libertà, pista ciclabile divelta: "Le viti non erano fissate"

Dopo il sopralluogo della polizia locale sarebbe emerso il retroscena, che fa pensare ad un'incredibile dimenticanza. Il magistrato ha disposto il sequestro per ulteriori controlli

Il sopralluogo, poi l'ipotesi di frode in pubbliche forniture. Come riportano i quotidiani locali, gli uomini della municipale di Venezia, dopo i controlli in loco, avrebbero scoperto che parte della pavimentazione del Ponte della Libertà era stata divelta "poiché non regolarmente avvitata". Un retroscena per il quale il sostituto procuratore Laura Cameli ha formulato un'ipotesi di reato di frode, in attesa di una perlustrazione più accurata della sede ciclabile. L'impresa che ha effettuato i lavori, invece, controbatte che i lavori sarebbero stati eseguiti ad opera d'arte.

Secondo la relazione della polizia locale, il tratto di strada in curva, prefabbricato, sarebbe stato solo appoggiato, e le viti di ancoraggio dimenticate. A differenza del rettilineo che lo precede, regolarmente fissato e senza alcun tipo di problema causato dalle avverse condizioni del tempo. Gli uomini della polizia locale hanno trasmesso la propria relazione al magistrato, che ha poi optato per il sequestro della pista ciclabile, per un più che probabile intervento di un perito, che dovrà verificare la possibile presenza di altre imperizie nella realizzazione della pista.

Secondo le forze dell'ordine si tratterebbe con ogni probabilità di un'incredibile dimenticanza, sebbene sarà compito dell'inchiesta fare luce su quanto realmente accaduto.

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