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Cronaca Jesolo / Piazza Giuseppe Mazzini

Il "no" a Di Battista in piazza Mazzini finisce in Parlamento: "E' stata lesa la Costituzione"

La deputata del Movimento Cinque Stelle Spessotto ha presentato una interrogazione scritta al ministro dell'Interno: "La decisione del sindaco di Jesolo fatto inaccettabile"

Finisce in Parlamento la polemica sulla mancata autorizzazione al comizio in piazza Mazzini a Jesolo dell'esponente del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Di Battista. La deputata pentastellata Arianna Spessotto ha infatti presentato una interrogazione scritta al ministro dell'Interno, Mario Minniti, per capire se il rifiuto opposto dal sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, leda o meno l'articolo 17 della Costituzione, in cui si sancisce la "libertà di riunione". Secondo la deputata ci sarebbero state "ingiustificate restrizioni". Arianna Spessotto quindi chiede al governo "quali iniziative intenda assumere per garantire pienamente la libertà di riunione in un luogo pubblico così da evitare il ripetersi, in futuro, di altri inaccettabili episodi".

Al tempo il sindaco Valerio Zoggia spiegò così su Facebook la decisione: "Il Movimento 5 stelle ha fatto richiesta di poter fare un comizio in piazza Mazzini con il loro leader Di Battista per il no al referendum costituzionale - si legge - Come da tradizione, proprio nell’ottica di non disturbare i tantissimi ospiti di provenienza eterogenea, che difficilmente capirebbero una manifestazione di questo tipo, la giunta ha negato l’uso della centralissima piazza Mazzini per questo scopo. Da sempre nel periodo che va da Pasqua a fine settembre le piazze del Lido non vengono utilizzate per questi scopi. Abbiamo comunque dato tutta la disponibilità di poter utilizzare la piazza I Maggio, da sempre la piazza degli jesolani residenti".

Parole contro cui si scaglia la deputata Spessotto: "Le scuse dell’amministrazione di Jesolo al diniego di autorizzazione degli spazi comunali sono inaccettabili - attacca - fanno riferimento a non meglio specificate 'finalità turistiche, prevalenti nel periodo estivo' che avrebbero giustificato la mancata autorizzazione. Ma nel regolamento comunale per l’occupazione di spazi e aree pubbliche della città, non c’è nessun accenno a un ipotetico divieto di svolgere manifestazioni nel periodo estivo, come invece ha continuato ad affermare Zoggia. Di recente anche il Tar ha ricordato come la libertà di riunirsi pacificamente in luogo pubblico può essere vietata solo per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità e che la libertà di svolgimento di un comizio contiene già di per sé la scelta del luogo pubblico da destinare all’evento, senza che questa libertà possa essere soggetta ad alcuna restrizione indebita da parte del potere pubblico, cosa che invece è accaduta a Jesolo. L’individuazione di un sito per tenere un comizio - conclude - attiene infatti al campo delle valutazioni 'totalmente libere insindacabili, incomprimibili e non negoziabili del potere locale', se non quando e nella misura in cui ricorrano motivi comprovati di sicurezza e di pubblica incolumità".

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