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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Redentore, polemica sui vigili assenti: "Andremo in fondo". Accessi controllati ok

Sono stati in 80mila ad assistere ai foghi. Il modello di sicurezza sarà replicato per gli altri grandi eventi. Guerra di numeri tra giunta Brugnaro e sindacati sulle assenze dei vigili

Il Redentore è filato via tranquillo: le polemiche stavolta si concentrano sulle assenze degli agenti di polizia locale. Una settantina come dichiarato dall'assessore alla Sicurezza, Giorgio d'Este? Molti meno come ribattuto dai sindacati? I numeri precisi si sapranno con ogni probabilità sono nei prossimi giorni. Ma sui social è già battaglia tra chi sposa la posizione della giunta Brugnaro (il sindaco ha annunciato un'inchiesta interna per far luce su certificati e permessi) e chi invece difende i sindacati, accusati di manovrare dietro le linee per dimostrare il malcontento dei dipendenti del Comune. Un braccio di ferro che continua da mesi sotto traccia, per poi divenire eclatante in alcuni casi. Da quando si è iniziato a discutere del contratto decentrato e della riorganizzazione del Corpo di polizia locale. Il primo cittadino intende "andare fino in fondo". Non si contestano i permessi e le autorizzazioni previste dalla legge, ma il possibile loro utilizzo per altri scopi. 

L'attacco dell'assessore D'Este viene rintuzzato dai sindacati, che parlano di defezioni molto limitate. I numeri, secondo loro, sono diametralmente opposti: "La cosa che è accaduta, a differenza di quanto sostiene l’assessore, è che la disorganizzazione della gestione dei servizi ha scaricato sui lavoratori l’onere di garantire il servizio con cambi di turni preavvisati anche solo di 48 ore senza minimamente tenere in conto le problematiche di gestione della vita familiare e privata degli operatori - attacca Daniele Giordano, della Fp-Cgil - L’inadeguatezza di questa amministrazione ha portato il comando della polizia locale a definire turni obbligatori sino all’una di notte, a considerare come giornata lavorativa un periodo esteso fino alle 28 ore giornaliere o la giornata di riposo come inferiore alle 24 ore. Si sono avallate prestazioni lavorative volontarie di 20 ore su due turni intervallati solo da quattro ore di stacco per il recupero psicofisico contro la previsione normativa delle undici ore minime di riposo tra due prestazioni lavorative, determinando l’aumento dei rischi per l’incolumità e la salute dei dipendenti coinvolti".

Sul fronte del controllo dei varchi e del conteggio delle presenze, sono stati in 80mila ad assistere ai "foghi". La macchina della sicurezza ha funzionato, così come la decisione di vietare utilizzo di bevande in bottiglie di vetro. Un modello che quindi potrebbe essere replicato anche per gli altri grandi eventi che contraddistinguono la città. “E' stato offerto un servizio di livello a tutti - ha commentato in una nota di Ca' Farsetti il sindaco Brugnaro - La serata è stata anche il banco di prova per sperimentare sistemi di gestione dei flussi pedonali, da poter estendere poi durante le giornate di maggiore pressione, acquisendo preziose informazioni. Voglio ringraziare proprio tutti per l’importante lavoro svolto: prefetto, forze dell’ordine, dipendenti del Comune, in particolare i vigili urbani in servizio, e delle società partecipate che hanno lavorato tutta la notte, le associazioni di categoria e gli esercenti che hanno applicato le nuove regolamentazioni. Il Redentore, a Venezia, è stata proprio una grande festa”.

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