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Cronaca

Tasse su indennizzi ricevuti, cresce la polemica: "Governo faccia il suo"

La situazione sarebbe insostenibile per la Riviera. La deputata Spessotto (M5S) ha depositato un'interrogazione per richiedere un intervento urgente da Roma

Prima la notizia dell'impossibilità di dedurre interamente le spese di ricostruzione a seguito degli ingenti danni subiti per causa del tornado. Poi, un'altra doccia fredda per la Riviera del Brenta: i risarcimenti liquidati dalle assicurazioni a favore di imprese e cittadini dovranno essere inseriti nelle dichiarazioni dei redditi e, pertanto, sottoposti a tassazione.

Dopo una lettera-appello inviata dai parlamentari veneti del M5S al sottosegretario Enrico Zanetti, la deputata pentastellata Arianna Spessotto comunica di aver depositato un'interrogazione scritta per chiedere al Governo di intervenire urgentemente, per scongiurare il rischio di un ulteriore aggravio fiscale su imprese e privati già duramente colpiti dagli eventi dello scorso luglio. "A quattro mesi dal tornado - ha sottolineato la Spessotto - ricordo che le uniche somme ad essere state effettivamente contabilizzate sono quelle raccolte dagli enti locali grazie alla gara di solidarietà cui abbiamo assistito in questi mesi, mentre dal Governo centrale sono state stanziate risorse del tutto insufficienti rispetto ai danni subiti dal territorio e che per giunta non è stato ancora possibile incassare. Gli impegni assunti da Roma nei confronti dei Comuni della Riviera - ha concluso - sono rimasti fino ad oggi parole al vento: mi auguro che con il rifinanziamento del fondo per le emergenze nazionali, annunciato nell’ultimo Consiglio dei ministri, vengano trovate tutte le risorse necessarie per far fronte alla situazione di profonda difficoltà vissuta dal territorio veneto".

Le polemiche nei confronti di una situazione insostenibile sono arrivate negli scorsi giorni anche da Emanuele Prataviera di "Fare!", che si è fatto portavoce dell’indignazione degli imprenditori. "Si tratta di un vero e proprio paradosso all’italiana - aveva avuto modo di commentare - motivo per cui presenterò una serie di emendamenti alla Legge di Stabilità, chiedendo il sostegno dei colleghi parlamentari veneti per evitare che l'assicurato, giustamente rimborsato per i danni subiti da calamità naturali alle sue proprietà, debba pagare anche le tasse sugli indennizzi ricevuti".

E c'è anche chi si offre di fornire il proprio servizio, come lo studio 3A, specializzato nella valutazione di responsabilità civili e penali, per tutelare i cittadini. Il progetto è quello di realizzare una task force di tecnici e legali "per opporsi con ogni azione possibile contro l'ennesima ingiustizia che incombe sulle famiglie danneggiate dal tornado della Riviera del Brenta". La società, nata a Dolo, ha dunque deciso di mettere a disposizione tutta la sua struttura e il proprio servizio legale per esaminare caso per caso le varie pratiche e posizioni, e individuare tutti gli strumenti e le vie possibili per ricorrere contro questa pretesa da parte del Fisco. A titolo gratuito. “Si tratta di un'altra ingiustizia inaccettabile e inconcepibile - ha accusato Ermes Trovò, amministratore unico di Studio 3A - sulla pelle di persone che hanno subito danni per decine di migliaia di euro, alle case, alle attività, alle auto, che in alcuni casi hanno perduto tutto, che sono state messe in in ginocchio. Come può lo Stato, che non ha ancora distribuito un euro ai danneggiati, pretendere le tasse sugli indennizzi dei danni? Non possiamo stare oltre a guardare”, si legge in una nota.

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