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Cronaca

Rimpasto, polemiche in Consiglio: "C'è aria da Prima Repubblica"

I consiglieri comunali non hanno accolto positivamente l'esclusione di due assessori dalla Giunta e hanno chiesto spiegazioni al sindaco Orsoni

Il Consiglio comunale sembra non aver preso troppo bene il rimpasto operato dal sindaco Giorgio Orsoni all'interno della sua Giunta, e in particolare il primo cittadino si è trovato costretto, nella seduta di ieri, a giustificare l'uscita di scena dei due assessori “tecnici”, Antonio Paruzzolo responsabile delle Aziende e Sviluppo e Ezio Micelli incaricato di Urbanistica ed Edilizia privata.

LE POLEMICHE – A sollevare il polverone, come riportano i quotidiani locali, è stato Renato Boraso, ex pidiellino, ora in Civica, che ha chiesto un dibattito sulla questione, sostenendo che in Comune ci sarebbe "aria da Prima Repubblica". Oltre a lui, però, anche molti consiglieri di maggioranza vogliono capire cosa ha portato all'allontanamento dei due assessori. L'argomento è stato rimandato a lunedì prossimo, con la giustificazione di non voler far attendere i cittadini che chiedono una soluzione al problema degli ambulanti, anche se il sindaco in apertura del Consiglio aveva provato a spiegare le sue ragioni, dicendo che si è trattato di dimissioni concordate. In molti però sostengono che Micelli sia stato “silurato” perché in disaccordo con Orsoni su molti grandi progetti, dalla torre Cardin all'ex Umberto I.

NUOVO OBIETTIVO – Orsoni spiega che c'era la necessità di riaccorpare alcune deleghe, come è stato fatto con Cultura e Tursimo, per riartire in maniera più efficace. Gli obiettivi principali della Giunta ora sono il lavoro, il recupero di Marghera e la casa, poi arrivano politiche sociali e, infine, gli accessi, il completamento del tram a piazzale Roma e i finanziamenti per gli altri percorsi; a Mestre il nuovo Candiani e la Galleria Barcella, i lavori del nuovo mercato di via Poerio, dove si trasferirà la Municipalità e l’ex Umberto Primo. Infine la ristrutturazione delle Vaschette e dell'area degradata dell'ex Palacinema al Lido. Per l'Ospedale al Mare si dovrà aspettare l'accordo con Est Capital, che pare imminente, mentre restano in sospeso l'Arsenale, forte Marghera e il Quadrante di Tessera. Il tutto inserito nel progetto della Città metropolitana.

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