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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca stazione di Mestre

Polizia ferroviaria, 100 mila identificazioni: a Mestre controllato anche l'accoltellatore di Roma

Il bilancio del Compartimento del Veneto per il 2022. Trend delle attività in crescita a Mestre per il contrasto allo spaccio, che coinvolge l'ambito ferroviario. Costante l'impegno a Venezia nei servizi anti-borseggio

Tra le persone identificate e controllate nel 2022 in Veneto dagli agenti del Compartimento di polizia ferroviaria c'è stato anche l'accoltellatore della ragazza israeliana a Roma Termini, l'ultimo dell'anno, che è stato fermato martedì a Milano: Aleksander Mateusz Chomiak. Origini polacche, senza fissa dimora, da otto mesi era in Italia e ad aprile era stato identificato dalla polfer di Mestre. Non avendo nulla che potesse motivare un suo fermo, dopo i controlli era stato rilasciato. 

Sono state oltre centomila le identificazioni compiute in Veneto dalla polizia ferroviaria, nell'anno che si è appena concluso, 673 sono state denunciate 26 arrestate principalmente per reati contro il patrimonio, per l'esecuzione di provvedimenti restrittivi, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e per spaccio. Le attività connesse allo smercio di droga, che avviene all'esterno della stazione di Mestre ma inevitabilmente coinvolge l'ambito ferroviario, ha perfino aumentato gli interventi della polfer nella stazione della terraferma, in collaborazione con gli uffici investigativi della Questura.

Costante invece il trend a Venezia Santa Lucia per le attività anti-borseggio, ma l’attività non si è focalizzata solo sulla repressione dei reati, si è concretizzata anche in momenti di sostegno ai cittadini. Un esempio ultimamente è stato il recupero di un flauto traverso in argento, di grande valore, ritrovato e consegnato a una musicista che lo aveva dimenticato in treno, alla stazione di Venezia. Quasi una novantina, invece, i cittadini stranieri trovati in posizione irregolare e 748 le multe. Per quanto concerne il contrasto alla microcriminalità nelle stazioni di competenza del Compartimento polfer per il Veneto, sono state 10.293 le pattuglie impiegate e 500 i servizi anti-borseggio. Grande impegno anche a favore dei profughi ucraini, nel corso della prima fase emergenziale legata al conflitto bellico: in collaborazione con la Protezione civile e la Croce Verde, tra marzo e maggio, sono state accolte oltre 2.200 persone, più di 300 delle quali collocate in strutture di emergenza.

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