Magistrato alle Acque contro il Comune, lotta per pontile a Rialto
Ca' Farsetti intendeva rimuoverlo, ma l'organo statale ricorre agli avvocati e spiega: "Non abbiamo bisogno dell'autorizzazione dell'amministrazione"
Continua la guerra tra Comune e magistrato delle Acque per il “dominio” dei canali veneziani, e questa volta il campo di battaglia è proprio il pontile di Rialto utilizzato dall'organo statale. Stando a quanto riporta la Nuova Venezia, infatti, tra Ca' Farsetti e palazzo dei X Savii è in atto una vera e propria disfida legale, combattuta per eliminare o mantenere lo stazio di riva del Carbon.
TRAGEDIE E AVVOCATI – Nell'estate del 2013 lo scontro tra un vaporetto e una gondola a pochi metri dal pontile del magistrato delle Acque è costato la vita al turista tedesco Joachim Vogel, e proprio da quel fatale incidente il Comune decise di far partire un giro di vite per il traffico acqueo in Canal Grande, eliminando imbarcaderi e stalli superflui e modificando gli orari di transito di molte categorie, in un processo ancora in corso. Tra i pontili che Ca' Farsetti aveva deciso di “tagliare” c'era però anche quello del Magistrato, che ha subito allertato i legali di Stato per difendere le sue posizioni: la delibera per l'eliminazione, secondo l'avvocato, sarebbe infatti illegittima e per dimostrarlo viene citato addirittura un Regio Decreto del 1904 secondo cui il pontile, essendo “di servizio” non ha bisogno di alcuna autorizzazione comunale. Inoltre, sempre secondo una convenzione del secolo scorso, firmata agli albori del Novecento tra la città e lo Stato italiano, il Magistrato come ufficio della Repubblica non deve rispondere al Comune e non ha quindi bisogno di alcuna autorizzazione da parte dell'amministrazione cittadina. Ora non resta che aspettare la replica di Orsoni e del resto di Ca' Farsetti, che si sta già preparando a ricorrere in giudizio.
