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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Musile di Piave

Droga e schede telefoniche dentro i biscotti per rifornire lo zio in cella

Un 29enne di Musile di Piave è stato arrestato. Le forze dell'ordine hanno scoperto il metodo per rifornire di droga il parente arrestato

Le modalità erano fin troppo semplici: prendere un pacco di biscotti di una nota marca, riempirlo di droga e, se necessario, schede telefoniche, ed inviarlo per posta al carcere Due Palazzi. Sarebbe questa la tecnica usata da M.G. un 29enne di Musile di Piave per rifornire lo zio di tutto il necessario.

A riportarlo è Il Gazzettino che riferisce come il nipote, dopo essere stato controllato per oltre un anno dai carabinieri di Abano e dal pm Sergio Dini, ora non necessiti più l'invio del materiale tramite posta, perchè può incontrare lo zio direttamente in carcere essendo stato arrestato anche lui con l'accusa d'aver fatto entrare in cella droga, schede telefoniche e anche telefonini, che lo zio potrebbe aver rivenduto agli altri detenuti.

Lo zio in questione è A.G., un 36enne di San Donà di Piave sul quale pende una condanna di omicidio. L'uomo infatti, nell'autunno 2003, avrebbe ucciso due cugini albanesi per appropriarsi di una partita di droga. Già nel 2013 inoltre, M.G. era stato scoperto portare hashish in carcere e da allora le attenzioni su di lui non sono mai calate, tanto da intercettarlo anche telefonicamente. Alla fine gli investigatori hanno scoperto il metodo. L'uomo infatti stava inviando un apparentemente normalissimo pacco di biscotti ad un detenuto che non era lo zio, all'interno del quale però c'era un etto e mezzo di hashish. I carabinieri l'hanno richiuso e inviato in carcere dov'è stato bloccato ed ora rappresenta una prova inconfutabile delle azioni illegali dell'uomo.

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