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Cronaca

Porti di Venezia e Chioggia, approvato il rendiconto 2022

Ok all'unanimità dal comitato di gestione. «Risultati postivi ed esposizione finanziaria in calo». Continua lo stato di agitazione della Nuova Clp per il rinnovo del bando dei servizi per il funzionamento dei terminal

Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale a Venezia ha approvato venerdì all’unanimità il rendiconto per l’esercizio finanziario del 2022. Un risultato di amministrazione di oltre 36,5 milioni di euro, un saldo di cassa di oltre 153,6 milioni e un risultato di parte corrente di oltre 25,6 milioni di euro. Continua a ridursi l’esposizione finanziaria in mutui dell’Ente passando dai 79,5 milioni di euro del 2020 ai 72,2 milioni di euro del 2022.

Oltre al presidente dell'Autorità di sistema dei porti di Venezia e Chioggia, Fulvio Lino Di Blasio, al voto il segretario dell’authority, Antonella Scardino, l’ammiraglio Piero Pellizzari, direttore Marittimo del Veneto e comandante della Capitaneria di porto di Venezia, il rappresentante della Città Metropolitana di Venezia, Giuseppe Roberto Chiaia, il rappresentante della Regione del Veneto, Maria Rosaria Anna Campitelli, i rappresentanti del collegio dei revisori dei conti.

Gli investimenti hanno riguardato opere portuali, escavi e manutenzione dei canali assorbendo complessivamente oltre 198,6 milioni di euro. In questo ammontare sono compresi anche i fondi pubblici acquisiti dall’Autorità nell’ambito del fondo investimenti complementari al Pnrr e dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Gli investimenti consentiranno un ammodernamento del porto con il fine di adeguarlo alle future prospettive di traffico in linea con i documenti di programmazione pluriennale. Nel corso del Comitato i membri hanno approvato inoltre l’aggiornamento annuale del Piano integrato di attività e organizzazione 2022-2024 e il rilascio di varie concessioni demaniali infraquadriennali. 

Continua intanto lo stato di agitazione degli operatori della Nuova Compagnia dei lavoratori portuali (Clp) che sostenuti dai sindacati confederali territoriali dei trasporti, Filt Cgil (Federica Vedova), Fit Cisl (Marino De Terlizzi) e Uiltrasporti (Andrea D'Addio), hanno organizzato uno sciopero di tre giorni per il bando di assegnazione dei servizi, terminato venerdì quando soci e dipendenti, 140 persone, hanno incontrato il presidente Di Blasio nelle sede dell'Autorità portuale a Santa Marta. Per la Nuova Clp il testo della gara proposto dall'Autorità portuale non fa intendere sufficienti garanzie di sicurezza della tenuta dei posti e di continuità degli stipendi.

Dal confronto fra le parti è emerso che il bando, inizialmente scritto per due anni più due, è tornato come quello precedente, ovvero quattro anni più quattro, mancherebbe ora, per i lavoratori, un protocollo sottoscritto alla presenza della Città metropolitana, che vada a mettere "nero su bianco" la clausola che rinnova e conserva tutti i posti di lavoro da parte di chi otterrà la concessione per lo svolgimento dei servizi necessari al funzionamento dei porti di Venezia e Chioggia.

Rimane confermata l'unicità della compagnia che non sarà più divisa come oggi in due cooperative, una per Venezia (Clp) e una per Chioggia, (Serviport) e anche qui le sigle, sottilineando che in questo cambio di disposizioni che riguarda tutti i porti del Paese, Venezia fa da apripista, hanno chiesto garanzie di mantenimento dei posti, oltre a una maggior chiarezza sulla polivalenza e la flessibilità che vanno coniugate con «rispetto dei tempi di vita e di lavoro degli addetti, formazione, aggiornamento costante del capitale umano compreso quello in servizio tramite agenzie interinali».

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