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Cronaca Marghera / Porto Marghera

"Muraglia" incompiuta a Porto Marghera: "Servono 250 milioni, collaudi incompleti"

Impietosa la relazione della commissione bicamerale d'inchiesta sul Ciclo dei rifiuti. Ancora da realizzare il 6% del marginamento di Fusina, ma costa quanto il 30% di tutto il progetto

I lavori sono ancora lontani dall'essere realizzati, e serviranno almeno 250 milioni di euro per raggiungere l'obiettivo. In più ciò che è già stato eseguito poteva essere fatto meglio. E' impietoso il giudizio della commissione bicamerale d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presieduta da Alessandro Bratti, sullo stato di avanzamento dei lavori di costruzione del marginamento dell'area di Fusina. Un'opera che dovrebbe garantire la depurazione delle acque di "percolamento" delle aree industriali dismesse di Porto Marghera. Le conclusioni dei lavori della commissione sono state presentate martedì mattina nella sede della Città metropolitana di via Forte Marghera, davanti a rappresentanti delle forze dell'ordine e delle istituzioni. "Sono stati realizzati fino a questo momento 40 chilometri lineari dell'opera - spiega Paolo Arrigoni, componente della commissione d'inchiesta - ora ne mancano solo 3,5. Ossia il 6% del totale. Ma questi interventi in termini economici rappresentano il 30% del costo totale dell'opera, quindi serviranno altri 250 milioni di euro da aggiungersi ai 780 già spesi per completare i marginamenti".

Soldi che Comune e Regione chiedono a gran voce al governo. Perché le bonifiche di Porto Marghera devono essere considerate una priorità nazionale: "Chiediamo al governo di investire le risorse necessarie per finire i marginamenti - dichiara l'assessore Simone Venturini, presente all'incontro di martedì mattina - e facciamo presente alla commissione d'inchiesta che non basta bonificare in maniera fine a se stessa, ma la bonifica deve essere finalizzata al reinsediamento di attività produttive".

Di certo il progetto, che prevede il posizionamento di palancole lungo tutto il perimetro delle 15 macro-isole di Marghera, si è rivelato più costoso del previsto: "Colpa anche dei collaudi, che sono stati solo parziali - ha attaccato il presidente della commissione, Alessandro Bratti - non sono stati funzionali alla realizzazione dell'intera opera. Anzi, se fossero stati eseguiti con questa ottica l'opera non sarebbe mai stata realizzata. Il risultato finale è che questi collaudi parziali sono stati inefficaci, inefficienti e costosi". 

A chiedere l'intervento del governo è anche l'assessore regionale allo Sviluppo economico e alla Riconversione del polo industriale di Porto Marghera, Roberto Marcato: "Secondo quanto riferito dalla commissione parlamentare d’inchiesta, per completare il marginamento di Porto Marghera servono all’incirca 300 milioni di euro - ha dichiarato - Se il governo mostrerà la volontà politica di metterli effettivamente a disposizione si potrà completare un’opera strategica per Porto Marghera e per la protezione della Laguna. Noi come Regione stiamo già lavorando con il Comune e l’Autorità portuale per accelerare le procedure di realizzazione del marginamento che ci competono in base all’accordo di programma sottoscritto con il ministero dell’Ambiente che, dovendo rispettare tutte le norme vigenti, compreso anche il nuovo Codice per gli appalti, potrebbe essere ultimato nel giro di tre anni. Che la situazione fosse complessa – ha continuato Marcato – ce ne eravamo resi conto, ma è addirittura kafkiana, perché quando si cerca di intervenire a Porto Marghera tutto risulta più difficile, a causa del sovrapporsi delle competenze dei vari soggetti interessati. La Regione farà la sua parte. Il governo faccia altrettanto, assicurando i finanziamenti mancanti".

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