rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pos obbligatori per artigiani e commercianti: "Per le piccole imprese costo troppo salato"

Dal primo gennaio obbligo per i pagamenti superiori ai 5 euro. In Veneto già oltre 182 mila dispositivi, 42.550 nella nostra provincia. Confartigianato: "Le commissioni restano proibitive"

Veneto regione che non si fa trovare impreparata all'obbligo introdotto dal primo gennaio per artigiani, professionisti e commercianti di dotarsi di Pos per pagamenti superiori ai 5 euro. L'altra faccia della medaglia, a fronte della comodità per i consumatori, secondo Confartigianato, sono gli svantaggi, cioè gli alti costi del servizio pagati dalle imprese. In difficoltà potrebbero finire soprattutto le realtà con fatturati bassi.

Vantaggi e svantaggi

In Veneto – i dati si riferiscono alla fine del 2016 – i lettori di moneta elettronica sono oltre 182 mila, uno ogni 27 abitanti (erano 1 ogni 37 abitanti solo 3 anni fa). Il numero delle “macchinette” in 6 anni, è cresciuto di 52.862 unità. Sono le cifre dell’osservatorio di Confartigianato Imprese Veneto, su dati della Banca d’Italia. “Un vantaggio per i consumatori ma uno svantaggio per artigiani e commercianti –commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Imprese Veneto – i quali dovranno sostenere i costi di gestione del Pos delle banche, che possono raggiungere cifre non indifferenti se si tiene conto che spesso ad essere coinvolte sono piccole e medie imprese con fatturati annui spesso contenuti”.

I numeri

A livello provinciale, il maggior numero di Pos si trovano a Venezia con 42.550 “lettori”, che negli ultimi anni sono aumentati di 12.321 unità, seguono: Verona con 35.972 (+9.431), Padova con 30.343 (+6.379), Treviso con 27.556 (+7.416), Vicenza 26.393 (+5.355), 10.663 Pos si trovano a Belluno (+4.281) e 8.882 a Rovigo con (+4.126). “Non siamo mai stati contrari ad accettare i pagamenti elettronici e a combattere il nero –sottolinea Bonomo– però il problema principale restano le commissioni bancarie. Per alcuni settori i ricarichi sono talmente bassi che l’incidenza di uno o due punti percentuali sul transato significa rinunciare al profitto. Non vogliamo che a subire siano sempre imprese e consumatori”. L’associazione chiede massima attenzione: “Ricordiamo che già 2 anni fa – conclude il presidente– la legge di Stabilità decise che sarebbero stati fissati i tetti delle commissioni da applicare ai pagamenti elettronici, commisurandoli ai servizi effettivamente erogati. Nulla ci pare sia stato fatto”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pos obbligatori per artigiani e commercianti: "Per le piccole imprese costo troppo salato"

VeneziaToday è in caricamento