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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Toghe d'oro, l'ordine degli avvocati premia giovani e anziani. "Momento difficile"

Chersevani: "Pensiamo a fare il nostro mestiere, non pensiamo a dannosi personalismi. Crediamo nei giovani, sapranno come gestire il futuro della professione"

Anche gli avvocati sono colpiti dalla crisi, almeno stando alle parole di Paolo Maria Chersevani, presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Venezia: "Il momento non è dei più facili - ha spiegato - sia per motivi economici e contingenti, sia sociali che di rappresentanza". L'occasione è la cerimonia di consegna delle toghe d’oro che si è svolta mercoledì mattina nella sede del Consiglio a piazzale Roma.

"Non pensiamo a personalismi inutili e dannosi - ha detto - Pensiamo a fare gli avvocati a Venezia. Quella che è stata una contrapposizione elettorale resti tale. Questa cerimonia è un riconoscimento per tutti consiglieri che hanno ricevuto e hanno fatto qualcosa per l’ordine con il giusto spirito di servizio che anche noi stiamo offrendo". Il numero uno delle toghe veneziane ha voluto, così, spiegare anche la “mission” che assieme ai componenti del consiglio lo ispira alla guida della classe forense veneziana. "Siamo orientati verso la semplicità nei rapporti tra colleghi e anche con magistratura e avvocatura – ha aggiunto – Un segnale che vorremmo dare nel nostro mandato e che ci piacerebbe venisse da tutti apprezzato".

"Mi onora essere presidente di questo ordine - ha aggiunto - e soprattutto poter consegnare dei riconoscimenti dei colleghi che oggi definiscono 'top legal' che per tanti anni si sono distinti nel loro lavoro. Il mio grazie sentito va ai premiati ma anche ad amici e colleghi della mia età e ai molti giovani, in primis a quelli presenti in questa consigliatura che è segnata da presenze che, sono certo, porteranno a grandi risultati. Crediamo molto nelle nuove leve e sono convinto che sapranno come gestire il futuro della professione".

Le tre Oselle d’Oro, riconoscimento assegnato a chi ha maturato quest’anno 45 anni di anzianità di professione, sono andate agli avvocati Gian Paolo Cappelletti, Ferdinando Checchin e Alessandro Maria Pagotto. Unanime il loro commosso commento, nel ringraziare chi ha consentito loro di arrivare a così tanti anni di professione unito, anche, ad un pensiero rivolto ai giovani: "Rimanete saldi e non fatevi travolgere dalle prime delusioni - è l’invito di Pagotto - I tempi passano, maturano e quello che è frutto di sacrificio e rinuncia prima o dopo arriverà". Dopo la consegna delle oselle d’argento ai componenti del precedente consiglio e della Fondazione Benvenuti la commissione del premio “Ottolenghi”, composta dagli avvocati Daniele Grasso, Marianna De’Giudici e Gianfranco Ivancich, assieme al presidente dell’associazione Alberto Ottolenghi, ha consegnato a Marco Cappuzzo e Maria Diamante Stivanello i due riconoscimenti in denaro dell’Associazione “Adolfo e Carlo Ottolenghi” e una segnalazione per Silvia Fanari. Il premio viene assegnato a favore di laureati in giurisprudenza che non abbiano computo ancora il 30esimo anno di età, residenti in provincia di Venezia, che abbiano dimostrato speciali attitudini agli studi siuridici, come comprovato dagli elaborati in concorso, e nell’esercizio della professione forense.

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