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«Nuove sfide attendono la laguna di Venezia»: il Corila presenta i risultati delle ricerche ambientali | VIDEO

"Venezia2021" è il progetto condotto dal Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia (Corila) volto a trovare dati utili non solo per la gestione del Mose ma anche per una conduzione sostenibile della città e del suo ambiente

Dopo la grave alluvione e gli eventi estremi ripetutesi nel novembre 2019, dal 3 ottobre del 2020 la laguna di Venezia è diventata, a tutti gli effetti, una laguna “regolata”: da quel giorno per 44 volte, le barriere del Mose alle bocche di porto hanno mantenuto il livello della laguna inferiore a quello del mare antistante prevenendo l’inondazione della città e dei centri insulari.

Il Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia (Corila) ha avviato un ampio e approfondito programma quadriennale di ricerche che è stato attuato dai propri enti soci (Università Ca’ Foscari, Università IUAV, Università di Padova, Consiglio Nazionale delle Ricerche ed Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) per indagare le eventuali conseguenze ambientali relative l'attuazione del Mose e, di conseguenza, riflettere sulle possibili contromisure. Questo programma di ricerche, denominato Venezia2021 e conclusosi a fine del 2022, ha prodotto una mole cospicua di risultati sullo stato attuale e sul futuro della laguna: dati utili non solo per la gestione del Mose ma anche per una conduzione sostenibile della città e del suo ambiente.

I risultati complessivi del programma di ricerche saranno presentati giovedì 12 gennaio dagli studiosi presso l'auditorium del campus scientifico di Ca‘ Foscari, nonché discussi con le amministrazioni preposte alla salvaguardia.

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